Capo dell’Olp attacca leader del Qatar: ‘Campagna politica di Al Jazeera’

 

Ramallah – Ma'an. Il membro del comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), Yaser 'Abed Rabbo, ha attaccato ieri l'emiro del Qatar per i documenti resi pubblici dal canale di Al Jazeera (la cui sede si trova in Qatar, nella capitale Doha) riguardo a dieci anni di negoziazioni israelo-palestinesi.

Secondo i documenti, rivelati domenica, il capo negoziatore dell'Olp, Saeb 'Ereqat, ha offerto a Israele enormi concessioni durante le trattative del 2008, inclusa “la più grande Yerushalayim (Gerusalemme) della storia”.

Il materiale, chiamato “The Palestine Papers'“, , mostra tutti i dettagli della collaborazione tra Israele e Autorità nazionale palestinese (Anp) nelle questioni di sicurezza, e fa luce sui compromessi offerti dall'Olp riguardo al diritto al ritorno dei rifugiati, secondo il sito di Al Jazeera.

In una conferenza stampa tenutasi a Ramallah, 'Abed Rabbo ha così accusato il network arabo di aver lanciato una campagna politica diretta da shaykh Hamad bin Khalifa ath-Thani: “Ringraziamo l'emiro del Qatar per aver dato il via libera ad Al Jazeera affinché iniziasse questa campagna, visto che la responsabilità non può essere tutta di Wadah Khanfar [direttore generale di Al Jazeera]”.

Il rappresentante dell'Olp ha inoltre suggerito al capo di Stato del Qatar di estendere il clima di trasparenza al suo stesso Paese, rivelando i suoi veri rapporti con Iran e Israele.

Le accuse nel dettaglio. 'Abed Rabou ha incolpato Al Jazeera di aver falsificato i documenti, cambiandone il testo e aggiungendo foto di persone che non furono coinvolte nelle trattative, e di aver lavorato ai Fogli sulla Palestina per due mesi senza mai chiedere ai palestinesi il loro punto di vista.

Ha quindi sostenuto che Al Jazeera sta cercando d'imitare il sito d'informazione WikiLeaks dopo un tentativo fallito di acquistarlo, e che il suo report si è rivelato inopportuno persino dal punto di vista temporale, coincidendo con una campagna del governo israeliano ai danni del presidente palestinese Mahmud 'Abbas.

Un'ulteriore accusa rivolta al network internazionale dal rappresentante dell'Olp è quella di portare avanti una campagna simile contro il defunto presidente Yaser 'Arafat.

'Abed Rabbo ha quindi suggerito che il materiale diffuso sia stato passato da un nuovo membro del dipartimento palestinese per i negoziati, chiedendo di formare una commissione indipendente per studiarne l'autenticità.

Ha tuttavia negato che l'Anp abbia intenzione di prendere di mira gli uffici di Al Jazeera in Cisgiordania, o di fare causa ai suoi corrispondenti.

Alla reazione di 'Abed Rabbo ha fatto eco quella del capo negoziatore, Saeb 'Ereqat: “Non abbiamo nulla da nascondere”, ha dichiarato quest'ultimo dal Cairo in un'intervista telefonica, ribadendo che le rivelazioni sono state “estrapolate dal loro contesto, e contengono menzogne”.

Ha quindi denunciato: “L'informazione di Al Jazeera è piena di distorsioni e d'imbrogli”.

'Abbas: i leader arabi conoscevano le nostre posizioni. Da parte sua, il presidente 'Abbas – anche lui al Cairo per condurre delle trattative con alcuni alti ufficiali – ha insistito nel ricordare che l'Anp ha condiviso con i leader del mondo arabo ogni sviluppo nel processo di pace.

“Di tutto quel che abbiamo fatto – in termini di collaborazioni con Usa o Israele – abbiamo fornito tutti i dettagli agli altri stati arabi”, ha chiarito nelle sue dichiarazioni pubblicate da Wafa, l'agenzia stampa ufficiale dell'Anp.

“Non so Al Jazeera da dove abbia ricavato questi segreti, ma non nascondiamo nulla ai nostri fratelli arabi”, ha assicurato, precisando che la sede nella quale questi ultimi vengono puntualmente aggiornati è la Lega Araba.

Dall'altra parte, le rivelazioni hanno scatenato la furiosa reazione dell'esecutivo di Hamas a Gaza, che da tempo critica la scelta dell'Anp di negoziare con Israele. Il portavoce del governo, Sami Abu Zuhri, in particolare, ha sottolineato come il report abbia messo in mostra il “lato vile” dell'Autorità di Ramallah, oltre al “suo livello di collaborazione con l'occupazione”.

Ahmad Bahar, presidente delegato del Consiglio legislativo palestinese (Clp), ha a sua volta commentato che le rivelazioni hanno rappresentato “uno scandalo per l'Anp e un disastro nazionale sotto tutti i punti di vista”. Ha quindi proseguito dicendo che le informazioni rivelate non hanno costituito una sorpresa, grazie alle voci che già correvano in precedenza sulle trattative, e che tuttavia i documenti sono una fonte attendibile – specialmente le minute dell'Olp sugli incontri con Israele.

Dall'altra parte dell'oceano, Washington ha comunicato di essere intenta a visionare i documenti, mentre il portavoce del Dipartimento di Stato, Philip Crowley, ha già affermato su Twitter: “Non possiamo garantire sulla loro veridicità”.

Il resto dei documenti, che, secondo il Guardian evidenziano “l'inflessibile sicurezza dei negoziatori israeliani”, verranno rivelati dal quotidiano britannico e da Al Jazeera nei prossimi giorni.

Sempre secondo il Guardian, il materiale servito alla stesura del report è stato “attinto da funzionari ed avvocati dell'Anp che lavorano per l'unità di sostegno alle trattative finanziata dal Regno Unito, ed include trascrizioni estese di riunioni private”. Molte di queste sono state “autenticate autonomamente dal Guardian, e quindi accreditate da ex partecipanti alle trattative e da fonti dell'intelligence e della diplomazia”.

L'Afp ha contribuito a quest'articolo

Nella foto: Yaser 'Abed Rabbu (Ap/Majdi Mohammed)

 

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