Centro al-Quds: 'Dal 1967 sono circa 86.000 i palestinesi gerosolimitani che hanno perso il diritto di residenza'

Al-Quds (Gerusalemme) – Infopal. Il Centro al-Quds per i diritti sociali ed economici riceve dalle autorità israeliane i dati ufficiali sullo stato di soggiorni e residenze dei palestinesi a Gerusalemme.

Il dato emergente non può che essere allarmante: in 43 anni, sono decine di migliaia i palestinesi che hanno perso il diritto di residenza.

Ad eccezione di poche centinaia di palestinesi della Cisgiordania sposati con connazionali di Gerusalemme,  dal 1967, non solo si assiste ad una continuità nella revoca di questo diritto ma non si concedono nemmeno nuovi permessi di residenza.

I dati forniti sono pervenuti – su richiesta del Centro al-Quds – dal Ministero degli Interni di Israele e riguardano i ritiri dei permessi di residenza effettuati dal 2009 fino al 6 giugno 2010.

Stando ai dati forniti, nel 2009 le autorità di occupazione israeliane avrebbero ritirato 721 documenti di identità ai palestinesi di Gerusalemme; 108, invece, dall'inizio del 2010.

In totale sono 829 i diritti di residenza revocati ai danni dei palestinesi di Gerusalemme.

Dal 1967 al giugno 2010, 86.226 cittadini palestinesi hanno perso questo diritto (pari a 14.371 famiglie per un 6%), e il 2008 è stato “l'anno nero” con il maggior numero di revoche.

Da metà 2009, il diritto di residenza permanente è stato restituito a 95 persone; 49 nel 2009 e 46 fino al 6 giugno 2010.

Nel periodo che va dal 2009 fino al 15 giugno 2010, le richieste di ricongiungimento familiare pervenute all'ufficio del Ministero degli Interni a Gerusalemme est sono state 1.099. Di queste, 258 sono state accolte, a fronte di 236 ricorsi.

Fino alla prima metà del 2010, l'approvazione è giunta per 22 di queste richieste, contro 146 respinte (144 per il 2009 e 2 per i primi sei mesi del 2010). 

64 richieste sono state congelate (52 per il 2009 e 12 per il 2010), e dall'inizio del 2010 a giugno 2010 su 631 richieste sono state poste delle riserve.

Nel complesso, fino al 15 giugno 2010, il numero di richieste totali è stato di 1.024 (727 per il 2009 e 297 per il 2010).

Di fronte a questi dati, non può che dominare un sentimento di preoccupazione per il destino dei palestinesi originari di Gerusalemme che rischiano di essere espulsi.

Ziyad al-Hammouri, direttore del centro al-Quds, avverte che i dati reali potrebbero essere superiori a quelli forniti dal Ministero degli Interni israeliano e qui ripresi.

Sono numerosi i palestinesi di Gerusalemme ai quali, nel frattempo, è stata confiscata la carta d'identità contro il rilascio di una mera ricevuta da presentare allo stesso Ministero.

Si tratta, in larga maggioranza, di studenti o lavoratori.

Al-Hammouri prevede un'ulteriore escalation nell'adozione di questi provvedimenti e afferma: “Se il 2008 è stato un 'anno nero' per le revoche del diritto di residenza dei palestinesi di Gerusalemme, con 4.672 revoche, per il prossimo anno se ne prevedono 5.005, qualora si mantengano gli attuali ritmi di esecuzione del provvedimento”.

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