Centro Studi sui Detenuti: da due settimane la direzione della prigione del Negev priva i prigionieri del sale da cucina.

Rafat Hamduneh, direttore del Centro Studi sui detenuti, ha riferito che la direzione della prigione del Negev da due settimane consecutive vieta il sale da cucina ai detenuti.

Il Centro Studi ha ricevuto una lettera dal prigioniero Raed al-Awawdah che conferma che al reparto 3 mangiano il cibo senza sale, e che manca anche il pane.

Inoltre, ha poi confermato l’inesistenza di cure mediche verso i detenuti malati, in particolare quelli cronici. La direzione punisce i prigionier per futili motivi, privandoli dalle visite e mettendoli in isolamento.

Il detenuto Ahmad ha confermato che la direzione della prigione ha messo in isolamento un imam con l’ingiusta accusa di istigazione: "Hanno inventato le accuse solo per impedire le visite dei parenti e non far entrare il materiale di cui i detenuti hanno bisogno. Hanno accusato un altro di aver tentato di introdurre un telefono cellulare nella cella".

E ha aggiunto: “Ci perquisiscono per i motivi più stupidi. Una volta ci hanno punito perché i detenuti hanno applaudito durante una partita di pallavolo. Siamo stati messi fuori dalle tende, sotto il sole cocente, fino al pomeriggio, e hanno rimandato indietro i parenti con il pretesto di un "addestramento interno".

I detenuti si sono lamentati anche della qualità e della quantità del cibo.

Il direttore del Centro Studi, Rafat Hamduneh, ha invitato le organizzazioni di diritto sia governative sia private a intervenire per mettere un limite alle violazioni della direzione delle prigioni contro i detenuti palestinesi.

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