Clinton e Ashton per una proroga allo stop alle colonie

Washington – Ma'an. “Prima di ogni altra cosa, ovviamente, vorremmo vedere il proseguimento dello stop alle colonie”, ha dichiarato ieri ai giornalisti Catherine Ashton, direttore generale per le Relazioni esterne dell'Ue, durante un incontro con il segretario di Stato Usa Hillary Clinton a Washington.

Al termine dell'incontro, Ashton ha inoltre espresso le proprie aspettative per la sua imminente visita in Medio Oriente, dove incontrerà l'inviato Usa per la pace Mitchell, il presidente palestinese Mahmud 'Abbas, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e la sua controparte palestinese Salam Fayyad, “per capire che cosa possiamo fare per mandare avanti le trattative”.

In ogni caso, che lo stop alle colonie continui o no, “vediamo con molto favore la possibilità che il presidente 'Abbas non esca dai negoziati”, ha aggiunto Ashton.

Da parte sua, rispondendo alle domande sulle recenti notizie secondo cui Mitchell starebbe discutendo un “pacchetto” che garantisca un arresto totale all'espansione degli insediamenti, così com'è stato richiesto dai palestinesi per la prosecuzione del dialogo, Clinton ha spiegato che il “pacchetto” risponde a interessi di respiro regionale e internazionale, “tra cui l'interesse degli Stati Uniti a mantenere la sicurezza interna”.

I media israeliani hanno però fornito una versione diversa sul contenuto del “pacchetto”, parlando di una consegna delle armi in cambio della pace, e di promesse riguardanti il riconoscimento d'Israele come Stato ebraico.

“Gli Stati Uniti – ha comunque aggiunto la Clinton – continueranno a spingere per un ritorno alle trattative e, cosa ancora più importante, (…) per la discussione approfondita e la risoluzione dei problemi chiave”.

L'ex first lady ha poi negato che i dettagli del “pacchetto” fossero di pubblico dominio.

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