Colline a sud di Hebron: l’avamposto di Havat Ma’on continua ad espandersi

Operazione Colomba. Colline a sud di Hebron: l’avamposto di Havat Ma’on continua ad espandersi

Nonostante la documentazione, i funzionari israeliani negano di sapere dell’espansione

11 novembre 2013

At Tuwani – L’avamposto israeliano di Havat Ma’on (Hill 833) nelle colline a sud di Hebron (Cisgiordania) si sta espandendo in modo consistente dall’inizio di ottobre. Sabato 9 novembre, il gruppo di attivisti Ta’ayush (un movimento nonviolento di base arabo ed ebraico) e attivisti internazionali per la pace sono entrati nell’avamposto per documentare i lavori illegali e per chiedere alle autorità israeliane di fermare l’espansione.

I Ta’ayush e gli altri attivisti per la pace hanno filmato l’esistenza di un grosso cantiere, ma i coloni, la polizia e l’esercito israeliani hanno impedito loro di completare la documentazione dell’espansione di Havat Ma’on. Inoltre, due coloni mascherati hanno attaccato gli attivisti, lanciando delle pietre contro di loro. Nonostante la presenza della polizia israeliana, non ci sono state conseguenze per i coloni.

In seguito, altri due coloni da Havat Ma’on si sono diretti verso il villaggio palestinese di At Tuwani. Uno di loro si è avvicinato ad una casa del villaggio e ha provocato i residenti. Alcuni palestinesi del villaggio si sono raggruppati vicino alla casa e il colono è stato allontanato dalla polizia.

Gli abitanti del vicino villaggio palestinese di At Tuwani e osservatori internazionali hanno documentato l’espansione di Havat Ma’on dal 6 ottobre, quando hanno fotografato una ruspa mentre entrava nell’avamposto; hanno poi sentito rumori dei lavori di costruzione. Dopo alcuni giorni gli osservatori internazionali hanno filmato uno scavatore mentre movimentava il terreno all’interno dell’avamposto. Documentare, però, l’intero processo di costruzione non è stato possibile, in quanto l’avamposto è circondato da un bosco che ostruisce la visuale.

Nonostante al funzionario israeliano del Distric Coordination Office (DCO), responsabile del settore delle infrastrutture ad Hebron e nell’area a sud di Hebron, fosse stata comunicata diverse volte l’esistenza di questa espansione, quando un attivista israeliano lo ha nuovamente informato, il funzionario ha dichiarato che alcuni impiegati della DCO avevano ispezionato l’area, non notando alcun lavoro di costruzione.

Dall’avamposto di Havat Ma’on provengono molte violenze e minacce contro le vicine comunità palestinesi. Dall’inizio del 2013, i volontari di Operazione Colomba hanno registrato, solo nelle terre circostanti all’avamposto, un totale di 43 incidenti ad opera dei coloni: 13 danneggiamenti di proprietà palestinesi (soprattutto alberi di ulivo); 13 attacchi violenti e 17 intimidazioni e minacce contro palestinesi, israeliani e internazionali.

Mentre i villaggi palestinesi e beduini in area C, compresi quelli nelle colline a sud di Hebron, soffrono una politica continua di demolizione e minaccia, i vicini avamposti e le colonie continuano ad espandersi.

“La maggior parte dell’area C è stata destinata a beneficio degli insediamenti israeliani, che ricevono un trattamento preferenziale alle spese delle comunità palestinesi, anche rispetto all’accesso alla terra e alle risorse, alla progettazione, costruzione, sviluppo di infrastrutture e applicazione delle leggi” così scrive l’oPt OCHA delle Nazioni Unite (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs in occupied Palestinian territories) nel suo report riguardo l’area C, pubblicato a gennaio 2013.

Operazione Colomba mantiene una presenza costante nel villaggio di At-Tuwani e nell’area delle colline a sud di Hebron dal 2004.

 

Foto dell’incidente: http://snipurl.com/285e8i5

Per informazioni:

Operazione Colomba, +972 54 99 25 773

[Note: secondo la IV Convenzione di Ginevra, la II Convenzione dell’Aja, la Corte Internazionale di Giustizia e numerose risoluzioni ONU, tutti gli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati sono illegali. Gli avamposti sono considerati illegali anche secondo la legge israeliana.]