Coloni estremisti e agenti dei servizi segreti israeliani fanno irruzione ad Al Aqsa

al-aqsa-mosque_PNNImemc. Domenica mattina coloni israeliani e agenti dei servizi segreti hanno fatto irruzione nell’area della moschea di al-Aqsa a Gerusalemme, secondo quanto riferito dalle fonti locali.

I testimoni hanno detto a WAFA che un gruppo di coloni israeliani estremisti accompagnati da funzionari dell’intelligence ha fatto irruzione nel sacro sito islamico. Non ci sono notizie di scontri tra i coloni e i fedeli.

Negli ultimi mesi il luogo è stato testimone di violenti scontri tra palestinesi e polizia israeliana, spesso a causa delle visite provocatorie degli estremisti ebrei, i quali credono che la moschea debba essere distrutta e sostituita con un tempio ebraico.

Al Aqsa è il terzo luogo più sacro per i musulmani e dal 1967 è al centro del conflitto israelo-palestinese in corso. Se da un lato è ampiamente conosciuta come Moschea di Al-Aqsa, gli ebrei fanno riferimento al luogo come al “Monte del Tempio” e credono che fosse la  sede di due templi ebrei distrutti in tempi antichi.

I palestinesi temono che, se i visitatori ebrei fossero autorizzati a pregare nella moschea, ciò porterebbe a un cambiamento permanente, che si tradurrebbe nel totale controllo israeliano e nel divieto di pregare per i musulmani.

Nonostante nel luogo si trovino la moschea di al-Aqsa e la Cupola della Roccia, due dei luoghi più sacri per i musulmani, centinaia di estremisti ebrei tentano regolarmente di pregare nell’area, un’azione che “inevitabilmente” provoca i palestinesi, ha dichiarato la polizia israeliana.

Anche i partecipanti ad un workshop tenutosi sabato sera presso il Complesso delle  Associazioni Professionali ad Amman, in Giordania, hanno condannato il silenzio del mondo circa le violazioni israeliane della moschea.

Hanno inoltre avvisato circa il pericolo dei piani di giudaizzazione e delle quotidiane aggressioni israeliane.

Durante un seminario per il 47 ° anniversario dell’incendio di Al-Aqsa, i partecipanti hanno sottolineato che l’occupazione israeliana viola le risoluzioni della legge internazionale e commette  i crimini più efferati contro il popolo palestinese di Gerusalemme e di tutti i territori arabi occupati.

Secondo quanto riferito da Al Ray Palestinian, i partecipanti hanno espresso la loro condanna per l’incendio di Al-Aqsa come un passo verso la costruzione del presunto “3° Tempio”, sottolineando che si tratta di un crimine, uno dei peggiori attacchi commessi contro la moschea.

Taher Masri, ex primo ministro, ha  ricordato che l’occupazione israeliana vuole procedere alla distruzione dei siti islamici e cristiani.

Traduzione di Edy Meroli