Coloni imbrattano chiesa di Gerusalemme con slogan razzisti

ISRAEL-PALESTINIAN-CONFLICT-RELIGION-JERUSALEMGerusalemme-Ma’an e InfoPal. Venerdì 31 maggio, il quotidiano ebraico Yediot Ahronot, sul proprio sito web, ha rivelato che dei coloni estremisti hanno imbrattato, con slogan anti-palestinesi, i muri di una chiesa nella città vecchia di Gerusalemme.

Il sito ha riferito che gli slogan apparsi sui muri sono associati al “Price Tag – Pagare il prezzo”, cioè la vendetta dei fanatici coloni, che si esplicita con aggressioni ai palestinesi e ai loro luoghi sacri. E ha aggiunto che i pneumatici di due auto, appartenenti alla chiesa, sono stati forati. La polizia israeliana giunta sul posto ha aperto un’inchiesta sull’incidente.

Secondo la portavoce della polizia israeliana Luba As-Samiri, gli slogan sono apparsi sui muri dell’Abbazia della Dormizione, situata sul monte Sion di Gerusalemme, e comprendevano offese razziste e denigratorie per i cristiani, definiti “schiavi” , ”scimmie” e oggetto di altre frasi offensive.

Dal canto suo, l’Arcivescovo ‘Atallah Hanna, capo della chiesa greco-ortodossa di Sebastia, ha reso noto che l’attacco ha riguardato una chiesa cattolica, dedita a svolgere un ruolo umanitario e civile, e nella quale risiedono dei monaci, il cui messaggio è amore e pace per tutti gli uomini.

L’arcivescovo ha condannato i ripetuti attacchi contro i siti islamici e cristiani e le proprietà dei cittadini nei territori palestinesi.

Ha anche sottolineato che un attacco simile è stato condotto recentemente dai coloni, e ha riguardato una chiesa ortodossa, il monastero di Deir al-Latrun, e il monastero della Croce, a Gerusalemme Ovest.

Infine, l’Arcivescovo ‘Atallah Hanna ha ribadito la fermezza dei palestinesi nel difendere i propri territori, luoghi santi e proprietà.

(Immagine di repertorio: Price-tag su una chiesa francescana)