Come impadronirsi delle case dei palestinesi col sostegno della ‘legge’

 

Prosegue il piano per espellere i palestinesi

Come impadronirsi delle case dei palestinesi col sostegno della “legge”

Pic – Gerusalemme

Un “giudice di pace” israeliano di Gerusalemme, ieri, giovedì 28 gennaio, ha sentenziato, come alternativa all’incarcerazione, un’ammenda di 20.000 shekel (circa 5.000 dollari) e il pagamento delle spese processuali (7.000 shekel, circa 1.750 dollari) a carico dell’anziana signora palestinese di Gerusalemme Fatima ad-Dahudi, colpevole di “oltraggio alla corte”.

Zuhair ad-Dahudi, marito della signora Fatima, ha detto che il tribunale israeliano ha chiesto loro di consegnare le chiavi della loro casa, dietro la motivazione che essa non apparterrebbe più solo a loro, poiché anche alcuni ‘coloni’ israeliani avrebbero il diritto di vivere in una sua parte.

Egli ha inoltre sottolineato che il tribunale ha permesso ai ‘coloni’ sionisti di entrare nella loro casa fino alle otto di sera, ma dopo le otto solo le donne sioniste possono pernottarvi.

Ad- Dahudi ha detto che lui e la sua famiglia vivono nella loro casa, nella zona di al-Saraya, a Gerusalemme, da ottant’anni, da prima della nascita di Israele, sin dai tempi del mandato britannico…

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.