Conferenza internazionale del GCMHP sotto assedio.

Care tutte e tutti,

vi invio alcuni aggiornamenti in merito alla conferenza internazionale riguardante l’impatto sulla salute della popolazione di Gaza sotto assedio, organizzata dalla Ong GCMHP. (segue sotto comunicato stampa GCMHP)

A pochi giorni dalla Conferenza, le Autorità Israeliane hanno negato il permesso di ingresso a Gaza agli oltre 120 partecipanti internazionali. In risposta a tale decisione, il GCMHP ha deciso di radunare a Ramallah il 26 ottobre tutti i partecipanti e  da li  recarsi pacificamente  al valico di Erez e fare pressioni sulle Autorità Israeliane  affinchè si entri a Gaza.   Il 27 Ottobre si terrà comunque la Conferenza a Gaza e sarà in collegamento video con Ramallah dove si troveranno sia palestinesi che internazionali. Per quella giornata il GCMHP continua a chiedere una mobilitazione internazionale.

Ogni iniziativa che sarete in grado di fare per il 27 Ottobre sarà estremamente importante piccole azioni con cartelli che ribadiscono "No all’assedio di Gaza",  "End the siege on Gaza", oppure messaggi di solidarietà e sostegno da inviare agli organizzatori della Campagna per mettere fine all’assedio di Gaza. (http://www.end-gaza-siege.ps/)

Un’azione ulteriore: potete inviare lettere di protesta all’Ambasciata Israeliana in Italia  sia per l’assedio di Gaza che per il diniego di entrata degli internazionali (vedi sotto i recapiti)

Se riuscite ad organizzare qualche iniziativa e a fare delle foto, per favore inoltratele a questo indirizzo: luisa.morgantini@europarl.europa.eu

Un abbraccio,

Luisa Morgantini

Recapiti Ambasciata di Israele in Italia:

fax:06 36198555

Segreteria Ambasciatore: amb-sec@roma.mfa.gov.il

Uff.Affari Politici e Relazioni Esterne: info-coor@roma.mfa.gov.il

Ministro Consigliere: minister-sec@roma.mfa.gov.il

 

I muri trionfano sui ponti… la conferenza sull’assedio è una vittima dell’assedio

Di colpo, il Gaza Community Mental Health Programme ha scoperto che la sua conferenza internazionale "Assedio e salute mentale… Muri contro ponti" è sotto assedio.

La conferenza era stata fissata per il 27-28 ottobre nella Striscia di Gaza. Tuttavia, dopo un anno di pianificazione e preparazione, la conferenza accademica è stata sconvolta dalla decisione delle Autorità Israeliane di negare il permesso di ingresso ai partecipanti internazionali a sole due settimane dalla conferenza. Quale migliore ironia per evidenziare gli effetti dell’assedio?

La conferenza è stata organizzata per contribuire, in quanto forum, alla discussione professionale e allo scambio scientifico concernente l’impatto dell’assedio di Gaza su bambini, famiglie, comunità e sugli sforzi per raggiungere la pace. L’obiettivo è di ospitare esperti, ricercatori e accademici da tutto il mondo per costruire ponti per il dialogo, conoscenza reciproca e pace. Sono attesi almeno 120 partecipanti dalle università di tutto il mondo. Venticinque di loro presenteranno documenti e ricerche originali. Gli argomenti principali che saranno trattati in modo professionale riguarderanno la salute mentale e temi legati ai diritti umani.

Se Israele impone un rigido assedio sull’intera popolazione della Striscia di Gaza per "motivi di sicurezza", come dichiarato, noi ci stupiamo di come una simile conferenza possa costituire una minaccia per la sicurezza di Israele.

Queste azioni rappresentano un grave colpo ai diritti della libertà accademica, alla libertà di parola, di educazione e al dialogo culturale.

Consideriamo questa azione come la volontà di bloccare la comunicazione, distorcere la piattaforma per un reciproco riconoscimento, comprensione e ammissione della sofferenza degli altri.

Ancora una volta, e contrariamente a quanto dichiarato, Israele – come forza occupante- dimostra che di fatto sta controllando la Striscia di Gaza, impedendo alle persone di entrare e uscire.

Nonostante tutte le difficoltà, siamo determinati a fare in modo che la conferenza abbia luogo. Abbiamo previsto che gli internazionali parteciperanno alla conferenza da Ramallah e saranno in collegamento video con Gaza e con i partecipanti locali che non hanno il permesso di uscire dalla Striscia da parte delle Autorità Israeliane.

Noi diciamo che, se Israele può imporre l’assedio ai nostri corpi, non può però assediare le nostre menti né le nostre relazioni con il mondo esterno. Nonostante l’ingiusta decisione, siamo determinati a continuare con la conferenza così some previsto. Vogliamo poter raggiungere gli scopi della conferenza così come accrescere la conoscenza sulle catastrofiche conseguenze umanitarie dell’assedio sulla popolazione civile di Gaza.

Chiediamo alle Autorità Israeliane di rivedere la loro decisione e di permettere ai partecipanti alla conferenza di entrare a Gaza.

Infine, chiediamo con urgenza a partecipanti, amici, gruppi di solidarietà, organizzazioni per i diritti umani e comunità per la salute mentale di protestare contro questa decisione, di denunciarla, e di divulgare le attuali politiche israeliane e le violazioni dei diritti umani.

Per ulteriori informazioni, contattare Husam El-Nounou

Direttore delle Pubbliche Relazioni

Gaza Community Mental Health Programme  

00972 599 862595

00972 8-2825700

Traduzione a cura dell’Ufficio di Luisa Morgantini (Francesca Cutarelli e Barbara Antonelli)

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