Contatti Israele-Suleiman: timori d’isolamento e sicurezza al confine con Gaza

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Si susseguono intensamente consultazioni tra i più alti vertici politici e militari di Israele per valutare una strategia a prevenzione del rischio di isolamento dello Stato ebraico, qualora il governo egiziano – oggi piegato dalla rivolta popolare – possa cedere con la destituzione del presidente Hosni Mubarak.

Il ministro della Difesa Ehud Barak e il capo di Stato maggiore, Gabi Ashkenazi, ammettono di essere preoccupati di perdere l'Egitto, da molti considerato la 5° colonna di Israele nella lotta ai movimenti islamisti, e legato ad Israele da numerosi accordi bilaterali, tra cui quelli di in materia d'Intelligence e sicurezza.

Le preoccupazioni di un effetto domino partito da Tunisia ed Egitto, con emanazioni anche nella vicina Algeria, non sono solo dei regimi arabi, ma anche di Israele che già teme il proprio isolamento nella regione.

Restano il Regno di Giordania e l'Autorità nazionale palestinese (Anp) a stringere relazioni con lo Stato ebraico, ma il governo ne ammette l'attuale complessità e dunque l'instabilità.

Intanto, ci sarebbero stati alcuni contatti tra Israele e 'Omar Suleiman, neo-vice presidente e capo dell'Intelligence egiziana.

Il quotidiano israeliano Ha'aretz ha rivelato che, per la salvezza del governo di Mubarak, Israele avrebbe dato la propria disponibilità in operazioni congiunte d'Intelligence e avrebbe chiesto a Suleiman di garantire la sicurezza sul confine tra Israele e Striscia di Gaza, dove ora lo Stato ebraico teme un'intensificazione del contrabbando di armi dai tunnel.

Questo, nonostante la cronaca parli di valichi di frontiera chiusi ad oltranza ed esercito egiziano dispiegato nel Sinai settentrionale per prevenire qualunque passaggio dai tunnel.

Tuttavia, è la stessa fonte d'informazione israeliana a profilare un'altra possibilità e cioè che Suleiman possa essere anche capace di sacrificare i rapporti con Israele pur di conquistare il consenso del suo popolo, lo stesso che oggi chiede un cambiamento decisivo al governo egiziano, del quale Suleiman è entrato a far parte solo due giorni fa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.