Coordinatore dell’ONU a Gaza chiede di togliere l’assedio e di avviare la ricostruzione

Gaza-Wafa. Il Coodinatore per gli Affari Umanitari delle Nazioni Unite nei Territori Palestinesi, James Rowley, ha chiesto martedì di togliere l’assedio imposto da Israele nella Striscia di Gaza, di avviare il processo di ricostruzione per riparare i danni della distruzione causata dall’ultima guerra di Israele, oltre a riaprire il valico di confine di Rafah.

In una conferenza stampa tenuta presso l’ospedale al-Shifa, nella città di Gaza, Rowley ha dichiarato che l’assedio ha influito pesantemente sulla salute e sui servizi umanitari e che il blocco dovrebbe essere tolto per mettere fine alla sofferenza dei pazienti di Gaza.

Ha chiesto ai paesi donatori che hanno preso impegni per ricostruire la Striscia, fiaccata dalla guerra, di adempiere alle loro promesse. Rowley ha detto che la comunità internazionale che ha sottoscritto accordi per finanziare il processo di ricostruzione deve mantenere le promesse e trasformarle in fatti concreti.

Israele e le fazioni palestinesi hanno sottoscritto un accordo di cessate il fuoco il 26 di agosto, mettendo fine all’aggressione di Israele su Gaza che è costata la vita a più di 2.200 persone, nella stragrande maggioranza civili.

L’accordo di cessate il fuoco ha stabilito che Israele deve sollevare il blocco imposto sulla Striscia e le restrizioni sulle zone di pesca, imposte unilateralmente, al largo delle coste di Gaza.

Anche le autorità egiziane tengono chiuso quasi completamente il valico di Rafah al confine tra Gaza e l’Egitto e lo aprono soltanto per i “casi umanitari”.

La questione basilare più urgente è la ricostruzione di Gaza. Interi quartieri lungo la Striscia sono stati rasi al suolo e ridotti in macerie dai bombardamenti israeliani, lasciando circa 475 mila rifugiati palestinesi sfollati per l’ennesima volta.

Secondo le statistiche delle istituzioni dell’ONU, circa 15 mila rifugiati di Gaza stanno ancora vivendo in scuole gestite dall’ONU, sette mesi dopo la fine della guerra, in quanto non hanno altra scelta dopo aver perso le loro abitazioni.

Israele non ha rispettato gli accordi presi, violando ripetutamente il cessate il fuoco, sparando sui pescatori palestinesi dentro la zona di pesca ed impedendo il processo di ricostruzione.

Israele ha imposto un blocco molto stretto fin dal 2007, dopo che Hamas vinse in modo trasparente e democratico le elezioni legislative e assunse il potere nella Striscia.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi