Costretti a vivere dentro l’università per non essere arrestati dall’Anp

Ramallah – Ma’an. Studenti dell’università di Birzeit, affiliati al movimento di Hamas, giovedì 24 maggio hanno iniziato uno sciopero della fame contro le detenzioni politiche da parte dell’Autorità nazionale palestinese.

Il gruppo di universitari dorme all’interno del campus dal 5 maggio scorso. Essi temono che le forze di sicurezze dell’Anp li arresti appena dovessero lasciare il campus.

In un comunicato stampa, i giovani hanno affermato che rimarranno all’interno dell’università fino a quando non verrà risolta la questione con l’Anp, e che intensificheranno lo sciopero se non finiranno le detenzioni politiche.

Saed Qasrawi, uno studente di ingegneria, di 26 anni, ha dichiarato all’agenzia  Associated Press di essere iscritto all’università da otto anni, ma di non riuscire a laurearsi perché le forze dell’Anp continuano ad arrestarlo. Ha spiegato di essere stato arrestato all’inizio degli esami finali per cinque volte in cinque anni.

Gli studenti dormono su materassi sistemati per terra e mangiano alla mensa universitaria.

Qasrawi ha aggiunto: “Rimanere qui è l’unico modo per evitare gli arresti durante gli esami”.

Nel suo rapporto del 2011, Amnesty International ha accusato le forze di sicurezza dell’Anp guidata da Fatah e quelle di Hamas di “detenzioni arbitrarie” nei confronti dei sostenitori della fazione opposta.

“I prigionieri sono torturati e maltrattati, in modo particolare dalla Sicurezza preventiva e dai servizi di intelligence in Cisgiordania, e dalla Sicurezza interna nella Striscia di Gaza”.

Nel 2001, una commissione indipendente per i diritti umani ha registrato 1000 denunce per arresti arbitrari in Cisgiordania e oltre 700 nella Striscia di Gaza.