Covid-19, l’OLP chiede il rilascio dei detenuti palestinesi

Ramallah-Wafa. Il Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) ha invitato la comunità internazionale a esercitare pressioni su Israele, la potenza occupante, affinché rilasci i detenuti palestinesi nelle sue prigioni, dal momento che i casi da Coronavirus continuano ad aumentare considerevolmente.

Mercoledì 25 agosto almeno 12 prigionieri politici palestinesi nella prigione israeliana di Ofer, a sud-ovest di Ramallah, sono risultati positivi al Coronavirus.

In seno all’assemblea tenutasi a Ramallah, l’OLP ha invitato le istituzioni internazionali a esercitare pressioni sull’occupazione israeliana per fermare la politica di tortura praticata contro i prigionieri palestinesi nelle carceri.

Nel frattempo, il Comitato Esecutivo ha messo in guardia contro le possibili ripercussioni di qualsiasi regolamentazione delle relazioni tra i paesi arabi e l’occupazione israeliana, invitando pertanto tutti i paesi arabi a non seguire le orme degli Emirati Arabi Uniti che hanno recentemente firmato un accordo di normalizzazione con l’apartheid israeliana.

Sempre durante l’assemblea, il Comitato Esecutivo ha approfondito una serie di questioni politiche, inclusa la necessità di rafforzare il ruolo dei dipartimenti e delle istituzioni dell’OLP, al fine di consolidare la presenza dei cittadini palestinesi sulla loro terra e difendere i loro diritti.

Il Comitato ha inoltre discusso sull’escalation da parte di Israele delle aggressioni contro il nostro popolo, in particolare per quanto riguarda l’espansione e la costruzione illegale di insediamenti coloniali, l’imposizione di politiche di annessione e di ebraicizzazione della terra palestinese, gli attacchi quotidiani dei coloni israeliani ai civili palestinesi e le continue incursioni nella Moschea di Al-Aqsa e in altri luoghi sacri musulmani e cristiani.

Il Comitato ha sottolineato che la sicurezza e la stabilità nella regione dovrebbero essere basate sulla fine dell’occupazione israeliana, sul ritorno dei profughi palestinesi alle loro case da cui erano stati scacciati nel 1948, proprio in conformità con la risoluzione 194 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e sulla creazione di uno stato palestinese indipendente con piena sovranità e con Gerusalemme come capitale.

Traduzione per InfoPal di Rachele Manna