CRIMINI DI GUERRA A GAZA: morte e distruzione ovunque. Cadaveri emergono da sotto le macerie. Bilancio: 1310 morti, 5500 feriti. Danni materiali per 1,9 miliardi di dollari.

 

Gaza – Infopal. La Striscia di Gaza è a pezzi. Dalle macerie ogni giorno emergono nuovi cadaveri, esseri umani fatti a pezzi, bruciati, che fanno salire ancora il già tragico bilancio del genocidio – che attualmente è di 1310 morti e 5500 feriti.

I feriti hanno bisogno di cure mediche e riabilitative, ma la Sanità della Striscia di Gaza è collassata.

Distruzione. Dal punto di vista materiale, economico, i danni sono enormi: 1 miliardo e 9 milioni di dollari. Le forze di occupazione israeliane hanno distrutto più di 4000 palazzi, 20 moschee, e scuole dell’UNRWA. 20 mila case sono state danneggiate.

Lo ha rivelato ieri il capo dell’Ufficio centrale di statistica, Loai Shabana.

Molti cittadini sono senza casa, a causa dei bombardamenti israeliani.

Cadaveri sotto le macerie. Il dott. Mu’awiya Hasanen, direttore del servizio di pronto soccorso del ministero della Sanità di Gaza, ha dichiarato al corrispondente di Infopal.it che nel nord e nell’est della Striscia di Gaza, domenica, i soccorritori hanno estratto più di 100 cadaveri da sotto le macerie: la maggior parte sono di donne, bambini e anziani.

Hasanen ha spiegato che, nelle zone di Monte al-Kashef e al-Ris, a est di Jabaliya, al-Qarm, la tenuta di Abedrabbo, al-Atatrah, as-Salatin e al-Fakhari, a nord e a nord-est della Striscia, il personale di soccorso ha trovato i cadaveri degli abitanti rimasti intrappolati nelle proprie case oppure lasciati morire dissanguati in strada. Molti di questi sono stati attaccati e mangiati dai cani randagi.

Hasanen ha riferito che ci sono ancora decine di corpi da estrarre in diverse zone della Striscia.

Il direttore ha aggiunto che nel quartiere az-Zaitun, a est della città di Gaza, i soccorritori hanno trovato un gran numero di cadaveri della famiglia as-Samuni.

Rastrellameto ed eccidio. Ricordiamo che circa 110 membri della famiglia as-Samuni vennero costretti a rifugiarsi in una sola casa e furono bombardati dall’aviazione israeliana. 30 persone furono ritrovate morte, molte altre risultarono “disperse”, ma ora affiorano i loro cadaveri.

Scene orribili. Hasanen ha riferito che i soccorritori che hanno partecipato al ricupero dei cadaveri hanno visto scene “raccapriccianti”: la maggior parte dei cadaveri sono a pezzi e in decomposizione. Si tratta di bambini e donne, per lo più, rimasti in casa per tentare di sfuggire all’aggressione israeliana.

Tali cadaveri vengono sepolti subito, senza essere trasportati negli ospedali: il riconoscimento avviene tramite i loro parenti.

Nuovi ritrovamenti. Ieri, 19 gennaio, i soccorritori hanno scoperto 16 cadaveri (15 bambini e una donna): si trovavano sotto le macerie della loro casa distrutta dalle bombe israeliane.

1310 palestinesi uccisi. Il dott. Hasanen ha reso noto che il numero delle vittime del genocidio iniziato il 27 dicembre 2008 è salito a 1310 morti, di cui 421 bambini, 112 donne, 120 anziani, 5 giornalisti, 5 stranieri, 15 tra medici e soccorritori. E circa 5500 feriti.

Ritiro delle forze di invasione. Ieri mattina, i carrarmati israeliani si sono ritirati da diverse zone della Striscia di Gaza, tra cui Beit Lahia e al-Tawam, nel nord, dal quartiere at-Tuffah di Gaza, e dall’area a est della cittadina di Jabaliya.

I carrarmati israeliani sono però rimasti appostati nella zona dell’ex colonia Nitsarim: ciò significa che la strada tra Gaza e la zona centrale è rimasta chiusa.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.