Mohammad Dahlan, consigliere di Mohammad Abbas, ha dichiarato che recentemente aveva avvertito della possibilità che Hamas prendesse il controllo della Striscia di Gaza. Ieri, a Ramallah, in una dichiarazione alla stampa, ha negato di essere "lunico responsabile della sconfitta di Fatah a Gaza".
Dahlan ha accusato lIran di aver fornito al movimento di Hamas armi e soldi per oltre 250 mila dollari e ha definito Hamas un movimento "fondato sulla cultura delle uccisioni", e lo ha accusato di "aver ingannato con lidea del patriottismo palestinese". Ha poi confermato che non intende abbandonare la vita politica.
Dahlan ha aggiunto che "Hamas si è rivoltato contro il popolo palestinese e contro gli organi ufficiali per distruggerli. Dal momento della formazione dellAutorità nazionale, ha emesso una fatwa (parere giuridico islamico, ndr) che impedisce ai suoi miliziani di entrare a far parte delle forze di sicurezza, perché ‘sono fondate sul principio di Oslo’ e perché ‘sono traditori’".
Per quanto riguarda i documenti custoditi negli edifici delle forze di sicurezza di Fatah, Dahlan ha dichiarato: "Io non mi preoccupo delle accuse di Hamas. I fascicoli delle Forze di sicurezza preventiva sono stati distrutti dalloccupazione israeliana. In relazione alle affermazioni di Hamas di aver messo mano su qualche notizia, questo è falso e non ha bisogno di dimostrazione. Secondo loro, le forze di sicurezza erano corrotte e perseguitavano i resistenti, e in quanto nate dallaccordo di Oslo. Ma questo accordo ha permesso a Hamas di partecipare alle elezioni".
Dahlan ha precisato che il "golpe di Hamas contro la legalità lo rende responsabile davanti alla storia, al popolo palestinese e al mondo arabo-islamico della separazione politica ed economica della Striscia di Gaza dalla Cisgiordania, realizzando lobiettivo di Israele". E ha spiegato che Israele, per due volte, aveva proposto attraverso Peres di creare un Stato palestinese nella Striscia di Gaza e che i palestinesi avevano rifiutato categoricamente. "Lobiettivo di Israele è sempre stato di dividere la Cisgiordania da Gaza. Hamas gli ha fatto questo regalo".
Per quanto riguarda le ultime decisioni di Abbas, Dahlan ha dichiarato: "Bisogna bloccare questo golpe e impedire che dilaghi in Cisgiordania" e ha accusato Hamas di aver rubato "migliaia di passaporti per utilizzarli illegalmente allestero".
Sulle dichiarazioni del governo israeliano, ha sottolineato: "Non credo che Israele sia intenzionato a trovare un orizzonte politico diverso da prima: ha sempre detto che non cè un partner per i negoziati. In passato, sosteneva che Abu Ammar (Yaser Arafat, ndr) non era il partner adatto. Poi non lo era Abu Mazen, e neanche Hamas.
Essere consapevoli di questo non significa permettere a Hamas di rovesciare lAutorità e formare l’emirato del buio nella Striscia di Gaza, a causa del quale il popolo palestinese pagherà un’altra volta un alto prezzo".
Dahlan ha espresso la speranza che "tutti imparino da quanto è accaduto nella Striscia di Gaza. Sono successe diverse cose in Cisgiordania che hanno danneggiato limmagine di Fatah e del popolo palestinese, che noi non accettiamo.
Si tratta di incidenti avvenuti in reazione ai massacri commessi da Hamas a Gaza".
Per quanto riguarda il dialogo con il movimento di Hamas, Dahlan ha dichiarato: "Cè sempre speranza. In politica non si può dire ‘non tratto con questo’, oppure ‘non voglio incontrare quest’altro’. Deve però esserci una base chiara. La domanda è: quando si avvierà questo dialogo? Credo che arriverà il giorno, forze fra due, tre, quattro mesi oppure un anno, in cui potremo incontrarci. Tutto questo è in mano ad Abu Mazen, ma Hamas deve rendersi conto che quello che è successo è un crimine imperdonabile. Deve cambiare questa sua logica basata sulle accuse e sulla sfiducia".