Dal 1967, Israele ha arrestato 750mila palestinesi

Ramallah – InfoPal. Mentre dalle prigioni dell’occupazione israeliana, detenuti e prigionieri palestinesi sono al 9° giorno di sciopero della fame per chiedere alle autorità carcerarie di porre fine ad abusi e violazioni, un rapporto palestinese illustra le statistiche relative alle operazioni di arresto condotte da Israele sin dal 1967.

“Sono 750mila i palestinesi arrestati dal 1967, provenienti da ogni provincia. 12mila sono donne e decine di migliaia i bambini”.

Israele non si limita a ‘detenere la vita’, poiché continua a trattenere i corpi di due vittime dell’Intifada “al-Aqsa” e quelli di altre centinaia di vittime del periodo antecedente alla rivolta.

Dall’inizio dell’Intifada al-Aqsa (28/09/2011), sono stati arrestati da Israele 70mila palestinesi, tra cui 8mila bambini e decine di deputati ed ex ministri.

Oltre 20mila sono le detenzioni amministrative (senz’accusa e prorogabili ad oltranza, ndr) da intendersi tra i nuovi arresti e le proroghe di vecchie detenzioni.
A partire dalla stessa data, vale a dire dall’inizio dell’Intifada del 2000, sono state arrestate 850 donne, quattro delle quali sono state costrette a partorire in prigione.

Ad oggi: circa 6mila palestinesi periscono nelle prigioni israeliane, tra di essi decine di altre nazionalità arabe, 35 detenute e 285 bambini.

Elisa Gennaro

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