Dal 2000, 23 giornalisti palestinesi uccisi da Israele

Ramallah-InfoPal. Il ministro dell’informazione palestinese ha reso noto di aver inviato dei messaggi all’Unione dei giornalisti arabi, quella dei giornalisti internazionali e a Toni Blair, l’inviato del Quartetto internazionale per il Medio Oriente, nei quali li ha sollecitati a impegnarsi attivamente con le organizzazioni globali competenti al fine di proteggere i media e i giornalisti palestinesi. Il ministero ha inoltre chiesto di processare Israele e il suo esercito per i crimini commessi contro i civili, e specialmente i giornalisti palestinesi .

In un comunicato stampa, il ministero ha dichiarato che quest’ultima mossa arriva proprio per sostenere due giornalisti palestinesi che hanno intentato una causa contro Israele tramite la Federazione Internazionale della Stampa di New York, per le  aggressioni commesse durante la recente guerra nella Striscia di Gaza contro gli operatori della stampa. L’aggressione è durata otto giorni, durante i quali gli israeliani hanno colpito deliberatamente le squadre dei giornalisti, uccidendone tre, e distruggendo molti uffici appartenenti ai media locali, arabi e internazionali. Ciò è accaduto nonostante le posizioni delle sedi delle organizzazioni media colpite siano note da anni all’esercito israeliano.

Il comunicato ha sottolineato che dall’inizio del 2000, le forze di occupazione israeliane hanno ucciso 23 giornalisti palestinesi, mentre dal 2008 e fino alla recente guerra di Gaza, il numero totale delle violazioni israeliane contro gli addetti stampa ha raggiunto i 930 casi.

Nel comunicato sono state elencate alcune delle violazioni israeliane commesse contro i giornalisti nei territori palestinesi occupati. Durante la prima metà del 2012 il numero delle aggressioni ha raggiunto i 76 casi, rispetto ai 206 del 2011. Mentre le violazioni documentate nel 2010 erano 218.