Dall’inizio dell’Intifada di Gerusalemme, 4767 arrestati dalle forze di occupazione

imagesRamallah-Quds Press. Diverse organizzazioni palestinesi per i diritti umani hanno reso noto che nel mese di marzo le forze di occupazione israeliane hanno arrestato 647 Palestinesi in Cisgiordania, Gerusalemme occupata e nella Striscia di Gaza.

Nel corso di una relazione congiunta sullo stato dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, il Club dei Prigionieri palestinesi, il centro Addameer, la Società per gli Affari dei prigionieri, il centro Al Mezan per i diritti umani, hanno dichiarato che dall’inizio della “rivolta di Gerusalemme” (Intifada di al-Quds, iniziata il 1° ottobre 2015), i Palestinesi arrestati sono 4 mila e 767.

Lo scorso mese le forze israeliane hanno arrestato 128 bambini e 16 donne.

Gli arresti città per città. Il numero di arresti a Gerusalemme è di 149, a Hebron 110, a Jenin 88, a Ramallah e al Bireh 87, a Betlemme 63, a Nablus 62, a Qalqilya 30, a Tulkarem 24, a Gerico 10, a Tubas 10, a Salfit 9, nella Striscia di Gaza 5.

Detenzioni amministrative. Sempre nel corso del mese di marzo, i tribunali israeliani hanno assegnato 192 ordini di detenzione amministrativa (senza imputazioni né condanne) a prigionieri palestinesi, di cui 95 emessi per la prima volta. Ciò ha portato il numero di detenuti amministrativi nelle carceri israeliane a 750.

Prigioniere. Secondo il rapporto, il numero di detenute nelle carceri israeliane è salito a 68, tra cui 18 bambine e adolescenti, la più giovane delle quali è Dima Wawi, di 12 anni.

Sono 400 i minorenni rinchiusi nelle carceri israeliane, mentre i malati sono 700.

journalists2alrayGiornalisti e media nel mirino. Nel mese di marzo, le forze israeliane hanno arrestato sette giornalisti palestinesi, dopo aver fatto irruzione e chiuso diverse testate, tra cui “Palestina Oggi” e la società “Trans-Media” a Ramallah.

Nelle carceri israeliane sono rinchiusi 16 giornalisti palestinesi, tra cui Mahmoud Issa, condannato all’ergastolo. Era corrispondente per il giornale “Voce del diritto e della libertà” quanto venne arrestato, nel 1993.

Da ottobre 2015, fino alla metà dello scorso mese di marzo, sono stati 148 i casi di arresto a causa di pubblicazioni su “Facebook”.
Negli ultimi mesi, la cosiddetta “Cyber ​​Unit” della polizia israeliana sta lavorando al monitoraggio e alla repressione dei Palestinesi che usano social network, in particolare “Facebook”.