Dati statistici: nel 1948, due terzi dei palestinesi sono stati sfollati

nakbaRamallah-InfoPal. Dati statistici palestinesi rivelano che l’occupazione israeliana ha sfollato due terzi degli abitanti della Palestina storica, alla vigilia della guerra del 1948. Mentre i dati dell’Unrwa (agenzia Onu per i Rifugiati) dimostrano che il numero dei profughi palestinesi, residenti nei paesi della diaspora, ammonta a 5,3 milioni.

I dati, pubblicati dal Dipartimento di Statistica palestinese, in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, che si celebra il  20 giugno, rivelano che la tragedia che colpì il popolo palestinese nel 1948, fu una catastrofe devastante a tutti gli effetti. Con più di 957 mila arabi palestinesi, il 66% della popolazione, cacciati o sfollati dalle proprie terre alla vigilia della guerra del 1948, secondo le stime dell’Onu, fatte nel 1950.

Un comunicato diramata dal Dipartimento di Statistica palestinese afferma che  “i dati dell’Unrwa, e con una stima minima, dimostrano che al 1° di gennaio 2013, il numero dei profughi palestinesi ha raggiunto i 5,3 milioni. All’inizio dell’anno in corso, i profughi residenti in Cisgiordania rappresentavano il 17% del totale registrato dall’Unrwa, mentre quelli residenti a Gaza ne rappresentavano il 24%.

A livello degli Stati arabi, il 40% dei profughi palestinesi, registrati dall’Unrwa, risiede in Giordania, il 9% in Libano ed il 10 per cento in Siria.

I dati relativi al 2012 indicano che i rifugiati residenti in Palestina (Cisgiordania e Striscia di Gaza) rappresentavano il 42% degli abitanti di quest’ultima. In Cisgiordania, il 27 per cento della popolazione è rappresentato da rifugiati, ciò significa che su ogni 10 persone, tre sono profughi. Nella Striscia di Gaza invece, la percentuale dei rifugiati è del 67% sul totale, ovvero: ogni 10 abitanti, sette sono profughi.

Inoltre, i dati relativi al 2012 rivelano che i palestinesi di età inferiore ai 15 anni rappresentano il 40,1 per cento sul totale, e che la popolazione dei profughi registra un tasso di fertilità superiore a quella dei non rifugiati.

Tra la popolazione dei rifugiati, il Tasso di fecondità totale (Tft) è di 4.4, mentre la media dei bambini, effettivamente nati, è del 4,3. Per i palestinesi non rifugiati invece, i numeri si attestano al 4,3 e 4,2 rispettivamente.

A livello lavorativo, i dati dimostrano che i rifugiati palestinesi sono più poveri dei residenti. Sono meno coinvolti nelle attività economiche e più colpiti dalla disoccupazione. Un terzo dei rifugiati è rappresentato da tecnici e lavoratori   specializzati, mentre la metà lavora nel settore dei servizi.