Dati ufficiali: 1024 palestinesi uccisi dall’inizio della crisi in Siria

Damasco-Quds Press. Dati registrati da attivisti palestinesi rivelano che il numero dei profughi uccisi in Siria, dallo scoppio degli scontri armati, circa due anni fa, è salito a 1024.

Fonti riservate hanno riferito a Quds Press che Hasan ‘Abboud (19 anni), dal campo profughi di Yarmouk, sud di Damasco, è morto venerdì 22 febbraio a causa delle ferite riportate nei giorni precedenti, a causa dei bombardamenti delle forze del regime, che hanno colpito il rondò di Filastin, a Yarmouk, con un razzo Grad. Nello stesso episodio altri tre palestinesi erano rimasti uccisi.

Il gruppo di lavoro per i palestinesi in Siria ha reso noto che dopo la preghiera del venerdì, il campo profughi di Yarmouk è stato teatro di una manifestazione di massa, dove centinaia di palestinesi e siriani hanno scandito slogan di solidarietà con i campi e le aree sottoposte ai bombardamenti, e condannato il massacro di alcuni palestinesi, avvenuto qualche giorno prima nel campo profughi.

Nello stesso contesto, riferisce Quds Press, è stato rinvenuto il corpo del giovane Salah Suleiman, palestinese residente nel campo profughi di Yarmouk, arrestato da circa due settimane da un posto di blocco delle forze di sicurezza siriane nell’area di al-Zahira, a Damasco.

Nel campo profughi di Dera (90 chilometri a sud di Damasco), due giovani palestinesi, Hashem Mustafa e Abdul Rahman Hassan, sono stati uccisi in un bombardamento che ha colpito la strada di al-Sadd, vicina al campo.

Gli aerei dell’aviazione militare siriana hanno effettuato più raid sulla strada in questione e le aree adiacenti, con un bilancio di due palestinesi e otto siriani uccisi, e grande numero di cittadini rimasti feriti.

Il gruppo di lavoro ha riferito che un proiettile d’artiglieria ha colpito il campo profughi di Khan al-Shaykh, sudovest di Damasco, senza provocare vittime. E ha sottolineato che i rifugiati e gli sfollati palestinesi soffrono tuttora di una grave carenza di cibo, medicinali e carburante per il riscaldamento. Mentre persiste il black out elettrico, idrico e dei collegamenti telefonici, oltre alla scarsa copertura delle reti di telefonia mobile.