Decine di intossicati nella marcia settimanale di Kafr Qaddum

Qalqilia- Ma’an. Decine di cittadini e attivisti stranieri per la pace sono rimasti intossicati per aver inalato gas lacrimogeni lanciati dall’esercito di occupazione per disperdere la marcia settimanale di Kafr Qaddum, organizzata per protestare contro l’insediamento e chiedere la riapertura della strada principale del villaggio, chiusa da anni.

Un’unità di fanteria delle forze di occupazione israeliane, accompagnata da alcune ruspe, ha assaltato il villaggio, coperta da pesanti lanci di gas lacrimogeno e bombe sonore. Successivamente, violenti scontri sono scoppiati tra i soldati e i giovani palestinesi, con un bilancio di decine di feriti, tra cui un’attivista straniera dell’Organizzazione di solidarietà internazionale. Inoltre, i bulldozer dell’esercito di occupazione hanno chiuso una strada alternativa per limitare la circolazione dei cittadini del villaggio.

Le forze di occupazione israeliane hanno teso una serie di agguati in diversi luoghi, tra cui alcune abitazioni e un allevamento di pollame, per arrestare il maggior numero dei partecipanti alla marcia. Tuttavia, gli abitanti, e grazie ai giovani e le donne appostate sui tetti delle case, sono riusciti a scoprire e vanificare la mossa israeliana .

Murad Eshtewi, coordinatore media per le marce di Kafr Qaddum, ha riferito che i soldati israeliani hanno preso d’assalto il villaggio fin dal mattino e hanno agito in modo “isterico”, sparando lacrimogeni direttamente contro i cittadini, al fine di infliggere più danni possibili, e hanno colpito le abitazioni con le bombe assordanti, causando confusione tra i bambini all’interno delle case.