Desmond Tutu, inviato Onu nella Striscia di Gaza per indagare su strage Beit Hanoun: ‘Ciò che ho visto va oltre l’umana comprensione’.

Gaza – Infopal. "Ciò che ho visto nella Striscia di Gaza va oltre l’umana comprensione. L’assedio contro la Striscia è illegale e deve finire immediatamente". Sono queste le parole con cui il premio Nobel per la pace, l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, ha fotografato la devastante situazione nell’area, causata da un feroce assedio israelo-americano, con la complicità europea, e dalle continue violenze perpetrate da Tsahal contro la popolazione palestinese.

Tutu, eroe, insieme a Nelson Mandela, della liberazione del Sudafrica dal regime dell’Apartheid, è in visita nella Striscia di Gaza per guidare una delegazione Onu che investiga sui crimini commessi da Israele nel 2006 contro la cittadina di Beit Hanoun, dove 19 persone furono uccise. Quasi tutte appartenevano a una stessa famiglia. 

Ieri, durante una conferenza stampa con il premier del governo della Striscia di Gaza, Ismail Haniyah, Tutu ha rivolto un appello per la fine delle violenze contro la popolazione civile nel conflitto israelo-palestinese e ha aggiunto di sperare che entrambe le parti in causa accettino la tregua.

L’arcivescovo sudafricano si è detto entusiasta di incontrare il governo di Gaza, di conoscere la situazione nella Striscia e di poterne parlare al mondo. E ha spiegato che Israele aveva bloccato l’ingresso della delegazione, nel 2006, inviata dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Il governo di Tel Aviv aveva ammesso l’eccidio, ma aveva prosciolto i suoi soldati da ogni responsabilità, spiegando che si era trattato di un "errore dei radar". Cioè, di un effetto collaterale.

Questa volta, la delegazione Onu, è entrata dal valico di Rafah, passando per l’Egitto.

Tutu ha incontrato anche il sindaco di Beit Hanoun, Muhammad Kafarna, che lo ha informato sulla situazione in cui vive la cittadina – una delle più colpite dalle violenze israeliane.

Il sindaco ha spiegato che il 3,5% dei 42.000 dei residenti di Beit Hanoun sono stati resi disabili, handicappati, fisici dagli attacchi israeliani. E ha aggiunto che le forze israeliane usano armi non convenzionali, F16 e artiglieria pesante contro la popolazione della Striscia di Gaza. E ha smentito categoricamente che l’eccedio contro Beit Hanoun, nel novembre 2006, possa essere stato causato da un "errore" tecnico. "Possiamo essere d’accordo – ha sottolineato – che un missile manchi il bersaglio, ma qui stiamo parlando di una grande quantità di missili che si sono abbattuti su una sola casa, ogni cinque minuti. Questo non può essere un errore tecnico".

Kafarna ha spiegato che le perdite umane di Beit Hanoun "non possono essere compensate", e che attraverso l’assedio della Striscia, Israele sta lentamente uccidendo il milione e mezzo di gazesi.

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