Dialogo interpalestinese, al-Ahmed: un passo in avanti.

Gaza – Infopal. Il capogruppo parlamentare di Fatah e membro della delegazione al Cairo per il dialogo interpalestinese, Azzam al-Ahmad, ha dichiarato che esiste una netta apertura  bilaterale tra Fatah e Hamas, sia per ciò che riguarda la questione dei detenuti politici sia per tutto il resto, ma ha aggiunto che il testo finale sarà formulato oggi.

Al-Ahmad ha espresso la speranza che sia risolti tutti i punti ancora in sospeso, relativi al sistema elettorale, alle forze di sicurezza congiunte e al comitato delle fazioni per la formazione del governo nazionale.

Durante una conferenza stampa svoltasi ieri nella capitale egiziana, il capogruppo di Fatah ha dichiarato che questi incontri potrebbero essere un preludio per una riunione globale prevista per il 5 luglio, a cui parteciperebbero tutte le fazioni. In tale circostanza verrebbe firmato l’accordo di pacificazione per porre fine definitivamente alle divisioni.

Al-Ahmad ha spiegato che ieri sono stati concordati principi generali che oggi saranno elaborati. In serata sarà dato l’annuncio.

Affrontando il tema degli arresti politici, ha aggiunto: “Quello dei detenuti è un problema che non può essere risolto in una sola notte. Il presidente Mahmud Abbas, ieri, ha ordinato il rilascio di 100 prigionieri, che si aggiungono agli 84 liberati la scorsa settimana. Proseguiremo ad affrontare tale questione anche dopo il raggiungimento di un accordo che porrà fine alle divisioni interne”.

Per ciò che riguarda l’incontro delle delegazioni di Fatah e Hamas con il capo dell'intelligence egiziana, Omar Suleiman, al-Ahmad ha affermato che grazie a lui è stata salvata la sesta sessione del dialogo, che è stata riavviata dopo le tensioni precedenti.

Sulla firma di un accordo definitivo per la fine delle divisioni interne, il capogruppo di Fatah si è detto ottimista: “Penso che la firma di tale accordo sia a portata di mano. Ci auguriamo che non compaiano nuovi ostacoli in futuro”.

La posizione di Hamas.Parlando durante la trasmissione Busala (la bussola) del canale “al-Quds”, Abu Marzouk, dirigente dell'Ufficio politico, ha dichiarato che la strategia degli arresti politici “rende più caldo il clima. Speriamo che domani (oggi, ndr) si possa raggiungere un accordo sulla questione dei prigionieri politici in Cisgiordania e Gaza. Se risolviamo questo aspetto, ci saranno passi positivi per le restanti questioni. Negli ultimi due giorni di incontri, tuttavia, nulla è stato raggiunto”.
Abu Marzuk ha poi sottolineato che la divisione politica palestinese “è molto dolorosa” e che proprio a causa della separazione geografica forzata, il popolo palestinese dovrebbe essere unito dal punto di vista morale e storico.

Abu Marzuk ha riconosciuto l'esistenza di detenuti di Fatah nelle prigioni di Gaza: “Non ci sono dubbi che nelle carceri di Gaza siano imprigionati membri di Fatah. Speriamo di risolvere il problema di comune accordo. Azzam al-Ahmad ha affermato che non si raggiungerà alcuna pacificazione mentre nelle carceri della Cisgiordania sono rinchiusi prigionieri politici. La questione dei detenuti è stata posta sul tavolo dei precedenti cinque incontri e deve essere trovato un accordo”.

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