Dieci mesi di 'impegno a congelare le attività coloniali': la presenza dei coloni è aumentata del 5%

An-Nasira (Nazareth) – Infopal. Il 26 settembre prossimo scadrà il termine del congelamento delle colonie israeliane e il governo di Netanyahu è pronto a riprendere i progetti edilizi portando a compimento altre 57 unità abitative nella Cisgiordania occupata.

Fonti israeliane hanno riportato la notizia e pertanto, un altro progetto dell'occupazione – già approvato – sarà preso realizzato.

A questi edifici si andranno ad aggiungere altri vasti piani coloniali ad al-Khalil (Hebron), nella Valle del Giordano e nei pressi del Mar Morto.

Nell'agenda politica ci sono gli incontri preliminari all'avio dei negoziati il prossimo due settembre.

Questa sera il capo dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud 'Abbas incontrerà Netanyahu a Washington alla presenza del presidente egiziano, Mubarak e del re 'Abdallah di Giordania.

Il congelamento a cui Israele fa riferimento in questi giorni in realtà non è stato mai rispettato e lo hanno dimostrato le notizie quotidiane degli ultimi dieci mesi (arco temporale in cui si estendeva quell'impegno).

Il movimento pacifista israeliano 'Peace Now' riporta alla luce i dati e svela che sono stati oltre 30 gli insediamenti che in questi dieci mesi hanno visto la luce, con un aumento di 8.000 presenze di coloni, per un totale di 320.000.

In Cisgiordania, si registra quindi una crescita del 5% nel numero di coloni, mentre nei Territori palestinesi occupati nel '48 (Israele), la cifra sarebbe anche triplicata.

Israele, da parte sua minaccia di annullare i negoziati qualora l'Anp dovesse continuare a chiedere una proroga dell'impegno di congelamento delle attività coloniali nella Palestina occupata.

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