Dirigenti israeliani preoccupati per la posizione di Biden su Iran e Palestina

MEMO. Giovedì i dirigenti israeliani hanno espresso preoccupazione per l’apparente intenzione del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, di rientrare nell’accordo nucleare del 2015 con l’Iran, oltre a risolvere il conflitto israelo-palestinese. Secondo la Radio militare di Israele, le dichiarazioni rilasciate mercoledì al Senato dal nuovo Segretario di Stato, Antony Blinken, non hanno placato i timori di Israele.

Tuttavia, il ministro dell’Energia, Yuval Steinitz, ha minimizzato le preoccupazioni, dicendo che i timori si basano sulla mancano di conoscenza della realtà negli Stati Uniti. “Come qualcuno che conosce personalmente Biden, così come l’arena democratica e repubblicana degli Stati Uniti, Netanyahu è considerato uno dei leader più importanti”, ha spiegato Steinitz. “E presto inizieranno i contatti israelo-americani sull’accordo nucleare”.

La comunicazione avviene sempre attraverso diversi canali, ha aggiunto. “Il canale più importante è quello diretto”.

L’ambasciatore di Israele a Washington, Gilad Erdan, giovedì ha detto di essere fiducioso che Biden sia amico di Israele. “Penso che possiamo aspettarci anni di espansione della cooperazione in aree ancora maggiori rispetto a quelle esistenti”, ha detto a Army Radio. “Penso ci sia una solida base per l’ottimismo”.

Yedioth Ahronoth ha sottolineato che Biden dovrebbe sostenere gli accordi di normalizzazione tra Israele, gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrain, ma non sarà d’accordo nel fornire armi agli Stati del Golfo, come ha fatto Donald Trump. Il giornale ha aggiunto che Israele intende chiedere all’amministrazione Biden di non riservare sorprese sulle questioni iraniane e palestinesi.

L’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert, nel frattempo, ha accolto con favore l’annuncio di Blinken dell’impegno dell’amministrazione Biden per una soluzione a due stati senza annullare la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. “Questo indica che è amico di Israele. Solo coloro che non sono amici di Israele possono sostenere di lasciare la situazione politica così com’è, il che è contrario agli interessi israeliani”, ha detto a Maariv.

Traduzione per InfoPal di Silvia Scandolari