Diritti civili secondo Israele: più di 400 bambini detenuti e torturati in carcere.

Gaza – Infopal. Il ministero per gli Affari dei detenuti ha rivelato che l'occupazione israeliana detiene nelle proprie carceri più di 400 bambini, la maggior parte dei quali sono studenti.

Secondo le dichiarazioni del Ministero, la promessa – fatta da Israele – di creare un tribunale militare speciale per i bambini palestinesi sarebbe solo una copertura per le pratiche barbare nei loro confronti, le quali violano i principi del diritto internazionale (che impongono che la detenzione dei minori sia l’ultimo dei rimedi da adottare).

Riyad al-Ashqar, direttore del Dipartimento dell'informazione nel Ministero, in un comunicato stampa di cui il nostro corrispondente ha ricevuto una copia, ha illustrato l’intero repertorio di torture subite dai piccoli prigionieri: “I militari li torturano, li trattano in maniera crudele e degradante per estorcere confessioni, li privano del sonno e del cibo, li ustionano con i mozziconi di sigaretta, li minacciano di deportare la loro famiglia e di far saltare in aria la loro casa, li legano mani e piedi e li bendano, usano le scosse elettriche e li costringono a stare in piedi a lungo, insultandoli”.

Sempre in base a quanto riferito dal politico, la direzione delle prigioni nega i diritti più elementari ai piccoli detenuti, gettandoli in stanze – loculi, calde d'estate e fredde d'inverno, maleodoranti, scarsamente illuminate e non igieniche.

I carcerieri violano la loro intimità spogliandoli e costringendoli a denudarsi per perquisirli, confiscando i loro oggetti personali e le foto dei parenti, privandoli delle cure e dell'istruzione e sottoponendoli a pesanti multe per le ragioni più banali.

Per quanto riguarda il tribunale speciale di cui ha parlato Israele, al-Ashqar ha commentato: “Vogliono ingannare il mondo intero e la comunità internazionale, facendo credere di rispettare i diritti umani dei bambini detenuti (…), ma la situazione in cui questi vivono nelle carceri prova la mostruosità dell'occupazione e delle sue pratiche repressive, e il suo disprezzo per tutte le norme e le convenzioni internazionali”.

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