Diritti, lavoro e fine divisioni interne: l’8 marzo delle donne palestinesi a Gaza

Gaza – Speciale InfoPal. Così come nel resto del mondo, anche nella Striscia di Gaza, l'8 marzo si celebra la Giornata internazionale delle donne. Quest'anno, però, la marcia organizzata da decine di donne palestinesi ha espresso un sentimento in più: la volontà di “porre fine alle divisioni palestinesi e realizzare l'unità nazionale”. 

Davanti alla sede Onu di Gaza City, le donne che sono scese in strada hanno sventolato bandiere palestinesi; esse hanno chiesto maggiori diritti e hanno rivendicato quello al lavoro. 

Diritti, unità nazionale e libertà per le migliaia di detenuti. Marciando per i diritti e per l'unità nazionale, le donne palestinesi hanno anche ricordato l'angoscia delle 37 connazionali detenute, senza tralasciare i 13 mila uomini arrestati da Israele sin dal 1967. 

Donne e organizzazioni di genere presenti alla marcia hanno chiesto la liberazione incondizionata di tutti i prigionieri. 

Oggi 8 marzo, Iman Ghazzawi compie 11 anni di prigionia nel carcere israeliano di Ramle. Iman è una delle quattro detenute palestinesi il cui coniuge è in prigione in Israele. Le viene negata assistenza medica, non riesce a vedere i due figli e, da 10 anni, non incontra il marito. Alla prigioniera, lo stato sionista nega la libertà e i diritti fondamentali di donna, primo tra tutti quello ad essere madre.

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