Dopo 100 giorni di sciopero della fame, Ahmad Zahran è ancora in prigione senza accuse

Wafa e Imemc. Dopo quasi un record di 100 giorni di sciopero della fame, Israele continua a mantenere Ahmad Zahran dietro le sbarre, senza accusa né processo e basandosi su prove segrete.

La Commissione dei prigionieri palestinesi ha dichiarato domenica 29 dicembre 2019 che Zahran, 42 anni, è in sciopero della fame da 97 giorni consecutivi, chiedendo un processo equo o il suo rilascio dalla prigione, poiché il tribunale militare israeliano continua a ritardare un’udienza su un appello contro il rinnovo della sua detenzione amministrativa per altri quattro mesi.

Zahran, del villaggio di Deir Abu Mishaal, nella zona di Ramallah, in precedenza era entrato in sciopero della fame, ma lo aveva concluso dopo 39 giorni, a causa dell’annullamento del rinnovo della sua detenzione amministrativa. Tuttavia, quando l’esercito israeliano ha prolungato la sua detenzione di quattro mesi, nonostante le sue promesse, ha ripreso lo sciopero.

Il portavoce della Commissione dei prigionieri Hassan Abed Rabbo ha dichiarato all’agenzia Wafa che la salute di Zahran si sta rapidamente deteriorando dopo che ha perso 30 kg e che è attualmente detenuto presso la clinica carceraria di Ramleh.

Zahran ha trascorso 15 anni nelle carceri israeliane per atti di resistenza contro l’occupazione israeliana, riporta Days of Palestine. È padre di quattro figli.

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi