Dura invettiva di Qaddumi contro Abbas e dirigenti dell’Anp.

Il capo dell’Ufficio politico dell’Olp, Farouq Qaddoumi, ha dichiarato che la recente decisione del presidente Abbas di chiudere l’ufficio politico dell’organizzazione a Amman è "folle" e lo ha accusato di irresponsabilità. 
Qaddoumi ha aggiunto che avvertirà l’ambasciatore palestinese in Giordania, "perché fa parte del mio staff, e non di quello del presidente. Fa parte del ministero degli Esteri, che è sotto la mia supervisione come ministro dell’Olp per gli Affari Esteri dello Stato palestinese". 

Qaddoumi ha condannato la posizione della Giordania, sottolineando che la carica era stata conferita sotto il patronato del defunto re Hussein.

Per ciò che riguarda le elezioni invocate da Abbas, Qaddoumi ha affermato che non ci saranno. E ha aggiunto che entrambe le fazioni hanno i soldi per pagare i salari, ma che non vogliono utilizzarli.

Qaddumi ha anche accusato alcuni dirigenti e amministratori dell’autorità palestinese di nascondere i soldi per gli stipendi degli impiegati.

Qaddumi ha confermato che l’obiettivo di nascondere i soldi è quello di peggiorare la crisi in cui si trova il popolo palestinese e il governo democraticamente eletto.

In una dichiarazione rilasciata al giornale Al-Bayan diffuso negli Emirati Arabi, Qaddoumi ha parlato della "necessità di mettere a disposizione quei soldi, perché i palestinesi vivono nella fame e nelle ristrettezze”.

E ha accusato l’occupazione israeliana di giocare con le tensioni interne palestinesi attraverso una "manciata di collaborazionisti e un piccolo numero di estremisti resi fedeli agli Stati Uniti per mezzo di grandi somme di soldi che ricevono per ‘costruire la democrazia’ nella patria”.

Qaddumi ha spiegato che davanti ai due movimenti di Al-Fatah e Hamas c’è solo una scelta senza altre alternative: formare un governo di unità sulla base del documento della Concordia nazionale, sottolineando che chiunque devia da questa richiesta “non vuole il bene di questa cara patria”.

E ha aggiunto: “Ciò significa che è necessario formare un fronte nazionale, interno e esterno, che comprenda tutte le fazioni della resistenza e non solo Al-Fatah e Hamas, “per evitare divisioni e conflitti e far fallire tutti i complotti”.

Per quanto riguarda la questione degli oltre 10 mila prigionieri palestinesi, Qaddumi ha spiegato che non esiste altra strada per cercare di liberarli dalle prigioni israeliane che sequestrare i loro soldati. Ha aggiunto che gli accordi firmati con Israele non hanno portato alla scarcerazione dei prigionieri, come invece previsto. “E’ un diritto della resistenza palestinese pretendere lo scambio dei detenuti: non abbiamo trovato altra via che sequestrare  soldati israeliani per scambiarli con i palestinesi incarcerati. Questa è la richiesta di Hamas ed è appoggiata dalle diverse fazioni palestinesi”.

 

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