EAU apriranno ambasciata a Tel Aviv

Emirati Arabi Uniti – Palestine Chronicle. Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) apriranno un’ambasciata a Tel Aviv, secondo quanto affermato giovedì dal suo ministro degli Esteri, Anwar Gargash, in una videoconferenza con il think-tank del Consiglio Atlantico con sede negli Stati Uniti, secondo quanto riferito dall’agenzia Anadolu.

Gargash ha affermato, nel momento in cui veniva firmato l’accordo di normalizzazione con Israele, annunciato la scorsa settimana, che “Abu Dhabi avrà la sua ambasciata a Tel Aviv, basata sul consenso internazionale con una soluzione a due stati”.

“L’ambasciata sarà a Tel Aviv. Questo è molto chiaro”, ha detto.

Alla domanda sui risultati raggiunti nell’accordo, ha affermato: “Il risultato più concreto è stato quello di fermare l’annessione delle terre palestinesi” e ha ribadito l’impegno degli Emirati Arabi Uniti per una soluzione a due stati.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, tuttavia, ha affermato di essere d’accordo a ritardare l’annessione nella Cisgiordania occupata come parte di un accordo di normalizzazione, ma i piani rimangono “sul tavolo”.

L’accordo ha vantaggi a lungo termine, ha affermato Gargash, e “certamente, questo passaggio creerà opportunità. La nostra economia è maggiore di quella di Israele. Israele ha grandi opportunità qui [negli Emirati Arabi Uniti]”.

Ha aggiunto che l’accordo apre anche la strada all’acquisto di caccia F-35 dagli Stati Uniti che gli Emirati Arabi Uniti avevano chiaramente chiesto di acquisire. “La nostra prima richiesta risale a sei anni fa. Questa è una cosa che è avvenuta sul tavolo [di negoziazione]. La nostra richiesta legale è sul tavolo”, ha affermato, sottolineando tuttavia questo non ha nulla a che fare con l’accordo.

Il 13 agosto, Israele ed Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto un accordo che dovrebbe portare alla “piena normalizzazione delle relazioni” tra la nazione araba ed Israele, che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha aiutato a mediare.

L’accordo è considerato un duro colpo agli sforzi palestinesi volti a isolare Israele a livello regionale ed internazionale, fino a quando non porrà fine alla sua occupazione militare e al sistema simile all’Apartheid nella Palestina occupata.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.