Ebraicizzazione di Gerusalemme: il Waqf deununcia le manovre israeliane per la conversione delle moschee

Al-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. La Fondazione “al-Aqsa” per il patrimonio storico-religioso ha svelato un nuovo piano israeliano per intensificare il processo di ebraicizzazione di al-Quds (Gerusalemme).

Il premier Benjamin Netanyahu ha stanziato una somma pari a cento milioni di dollari da investire nella Città santa nei prossimi cinque anni a “sostegno dell'economia cittadina, quindi per potenziare il turismo”.

E' una sovvenzione straordinaria che va ad aggiungersi al budget dei singoli progetti di colonizzazione per apportare modifiche urbanistiche e per adattare la realtà demografica al piano ebraico.

Inoltre, le autorità d'occupazione israeliane hanno indetto una riunione nel museo di David, nei pressi della moschea di al-Aqsa, in concomitanza con il 44° anniversario dell'occupazione di Gerusalemme.

Il Waqf islamico denuncia queste mosse perché contro la propria sovranità, mentre, commentando la notizia, Osama Qawasmi, ufficiale di Fatah a Gerusalemme, ha affermato: “Israele non prevede nessuna pace. In tal modo, anziché ottenere una posizione di forza, stabilità e sicurezza, l'effetto di questa politica sarà quello contrario”.

A queste denunce si è aggiunta quella di Ghassan Khater, segretario generale dell'Autorità islamica per la protezione di Gerusalemme, il quale ha lanciato l'allarme per i progetti di conversione in musei o sinagoghe delle moschee della cittadella di al-Khalil (Hebron), “al-'Omari” e “'Abdallah bin 'Omar”.

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