Ecesg: ‘Porteremo a Gaza aiuti umanitari. Nessuna giustificazione per l’assedio israeliano’

Bruxelles – InfoPal. La Campagna europea per rompere l'assedio su Gaza (European Campaign to End the Siege on Gaza – Ecesg) ha puntualizzato ieri, in una comunicazione scritta e consegnata alla stampa, che “il benessere degli israeliani non potrà realizzarsi a spese di 1,6 milioni di palestinesi, i quali non hanno la garanzia di disporre dei beni di prima necessità”.

Pertanto, alla vigilia della partenza della missione internazionale che intende affrontare l'illegalità del blocco israeliano, la Freedom Flotilla 2, Ecesg è tornata a chiedere alla comunità internazionale “di essere presente nelle prossime ore, di non restare in silenzio e di intervenire attivamente per proteggere l'incolumità dei passeggeri, ma soprattutto, di fare uno sforzo in direzione di Gaza, la cui popolazione resta oppressa nel silenzio generale”.

“Non esiste alcun criterio nella legge internazionale a giustificazione dell'assedio che Israele impone illegalmente sulla Striscia di Gaza. Non si tratta solo una punizione inflitta ai palestinesi, ma anche di un affronto alla legalità internazionale”.

A tal proposito, Ecesg ha ricordato: “Israele continua a ignorare la risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu (1860/2009) che si traduce con una richiesta univoca, ovvero la fine dell'embargo su Gaza. Forte della propria impunità di cui ha sempre goduto, Israele al contrario si sta armando per reprimere la missione umanitaria internazionale Freedom Flotilla 2″.

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