Ereqat: insuccesso di Mitchell nel ricordare a Israele i suoi impegni

Il capo negoziatore dell’Olp Saeb ‘Ereqat ha biasimato ieri l’insuccesso dell’inviato speciale USA George Mitchell nel convincere Israele a fermare l’espansione delle sue colonie in occasione dei colloqui di New York.

 

“Il senatore Mitchell non è riuscito a far sì che Israele rispettasse i suoi obblighi, e cioè cessare l’attività coloniale contando anche la crescita naturale” ha dichiarato ‘Ereqat dopo aver incontrato i leader israeliani. “Non ha saputo ottenere l’assenso del governo israeliano a ridare il via a trattative permanenti.”


Il politico palestinese ha quindi osservato che l’invito del presidente USA Barack Obama all’incontro trilaterale insieme al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu era giunto con la falsa promessa che Israele potesse essere spinta a soddisfare gli accordi. “Pensavamo che l’invito di Obama (…) riflettesse un impegno a far adottare la soluzione dei due stati.”


Pur riservando degli elogi per gli sforzi di Obama e Mitchell, ‘Ereqat ha quindi lamentato che, poiché “gli americani non riescono a far rispettare lo stop delle colonie agli israeliani,” ci si può aspettare ben poco dallo stato sionista su questioni di più ampio respiro.


“Se il governo israeliano crede di ottenere la pace e mantenere la sua coalizione sostenendo che su Gerusalemme non si può trattare, che sui rifugiati non si può trattare e che gli insediamenti continueranno ad estendersi, allora può anche farsi la pace da solo” ha commentato. “È davvero ora che si renda conto che gli obblighi sono l’essenza della legge internazionale, delle relazioni internazionali e delle interazioni tra le nazioni. I governi responsabili traducono i loro impegni in azioni concrete.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.