Europeans for al-Quds: dopo 50 anni di attacchi israeliani ad Al-Aqsa, il mondo deve assumersi le proprie responsabilità

Europeans for al-Quds.  Dopo cinquant’anni di continui attacchi israeliani ad Al-Aqsa, il mondo deve assumersi le proprie responsabilità.

Comunicato stampa degli Europeans for al-Quds.
Milano, 16 agosto 2019.

Le forze di occupazione israeliane hanno continuato la serie di ripetuti assalti al complesso della moschea di Al-Aqsa e hanno aggredito i fedeli con proiettili e bombe sonore, in particolare la mattina del primo giorno di Eid al-Adha, in coincidenza con il 50° anniversario dell’incendio della Moschea al-Aqsa da parte di un estremista israeliano. Quest’anno, l’anniversario giunge durante i crescenti assalti degli estremisti israeliani  nei cortili di Al-Aqsa volti a imporne la divisione temporale e spaziale.

L’aumento degli attacchi israeliani ad Al-Aqsa è arrivato dopo che l’amministrazione Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale degli israeliani e il coinvolgimento dei partiti regionali nella più grande liquidazione della causa palestinese – il cosiddetto Accordo del Secolo. Al-Aqsa è sottoposta a continui assalti di coloni israeliani estremisti. La libertà di culto e l’accesso ad Al-Aqsa sono soggetti a politiche e pratiche oppressive dell’occupazione. Questo impone di aumentare le voci che chiedono la fine dell’aggressione israeliana contro Al-Aqsa e i fedeli, e di invitare le nazioni arabe e islamiche a sostenere il popolo palestinese.

Alla luce delle continue persecuzioni, da parte del governo israeliano, ai danni di Al-Aqsa, attraverso una serie di incursioni, chiusure di cancelli, aggressioni contro i fedeli, uso di proiettili e l’impedimento dell’accesso ad Al-Aqsa, gli Europei per Al-Quds rivolgono un appello ai governi e ai paesi arabi e islamici che continuano a credere nella legittimità internazionale, di agire immediatamente per porre fine alle pratiche oppressive israeliane.

Gli  Europei per Al-Quds lanciano un appello anche al popolo palestinese in tutto il continente europeo e a tutti i cittadini liberi delle nazioni arabe e islamiche, chiedendo di agire immediatamente e di svolgere un ruolo attivo per condannare i recenti attacchi israeliani ed esprimere il loro rifiuto di tali pratiche criminali. La fondazione chiede di rivolgersi ai loro rappresentanti nei parlamenti europei e di organizzare eventi di massa nei campi e nelle piazze, come previsto dalle leggi dei loro paesi. Chiede, inoltre, che i governi europei sollecitino Israele a rispettare le risoluzioni di legittimità internazionale e a porre fine alle sue false accuse relative alla moschea di Al-Aqsa.

L’attacco atroce ad Al-Aqsa nel 1969 ha segnato l’inizio dell’attuale aggressione israeliana contro il complesso sacro, con le forze di occupazione e i gruppi di coloni che continuano i loro attacchi ai siti sacri islamici a Gerusalemme. Da allora Al-Aqsa è sottoposta a aggressioni dirette attraverso scavi mirati alla sua struttura, con fine di demolirla, e talvolta attraverso tentativi di imporre una divisione temporale e spaziale, negando ai fedeli la libertà di culto e chiudendo le istituzioni educative affiliate al dipartimento dei Beni islamici della moschea.

Europeans for Al-Quds ricorda il 50° anniversario dell’incendio di Al-Aqsa, sperando che i cittadini nel continente europeo, insieme alle nazioni arabe e islamiche, impediranno i tentativi dell’occupazione di eludere le risoluzioni internazionali e di estendere il pieno controllo sulla città di Gerusalemme e Al-Aqsa, e che possano svolgere un ruolo efficace e influente nell’opinione pubblica europea e internazionale.