Fallito l’incontro Olmert – Abbas.

GerusalemmeInfopal

L’ultimo incontro tra il presidente palestinese Mahmud Abbas e il primo ministro israeliano Ehud Olmert prima della conferenza di Annapolis è fallito. Non è stato raggiunto un accordo sulla dichiarazione congiunta e si è concordato di far proseguire le trattative tra le due delegazioni.

Saeb Ereqat, responsabile delle trattative da parte dell’OLP, ha rivelato, in una conferenza stampa alla fine dell’incontro, “l’esistenza di conflitti tra le parti riguardo ai principi sui quali si basano le trattative, e l’avvenuto scambio di pareri su come appianare questi diverbi, che verranno studiati in futuro da ambo le parti”.

Per quanto riguarda la prima fase della Road Map, Ereqat ha chiarito che il presidente Abbas, durante l’incontro, ha confermato che i Palestinesi non vogliono provvedimenti finalizzati a costruire la fiducia, ma il rispetto degli impegni presi da entrambi i governi, palestinese e israeliano. Secondo Ereqat, il popolo palestinese chiede l’immediata applicazione della Road Map, e la parte palestinese, come previsto dal piano, si è impegnata, fra le altre cose, a creare un comitato centrale per le elezioni, far sì che le elezioni abbiano luogo, designare un primo ministro ed un ministro per gli interni, unire le forze di sicurezza, riformare l’amministrazione e rafforzare la giustizia.

A questo proposito, Ereqat ha sottolineato che Israele non ha il diritto di giudicare l’OLP per la realizzazione dei suoi impegni, soprattutto quando anche da parte israeliana sono stati assunti degli obblighi riguardo al blocco delle attività coloniali e alla riapertura degli uffici e delle associazioni chiuse a Gerusalemme est.

In aggiunta, l’OLP ha chiesto a Israele di ritirarsi dalle colonie costruite dal marzo 2001 in poi e di riportare la situazione nelle condizioni precedenti all’Intifada di al-Aqsa del 28 settembre 2000, il che comporterebbe l’eliminazione dei posti di blocco, la riapertura dei passaggi e la restituzione dell’autorità giuridica e difensiva sulle zone A e B.

Sempre Ereqat ha dichiarato che il presidente Abbas ha rinnovato la richiesta di formare una commissione formata dalle due parti palestinese e israeliana e da un rappresentante del quartetto (ONU, UE, Russia e USA, ovvero le quattro entità che hanno proposto il piano della Road Map, ndr), per dare un giudizio sull’impegno delle parti ad applicare la prima fase della Road Map.

Secondo Ereqat, il presidente Abbas ha accennato a diverse questioni principali concernenti la situazione palestinese e ha formulato una richiesta fondamentale riguardo ai criteri per la liberazione dei detenuti: “Nel caso si raggiunga un qualsiasi accordo politico – ha dichiarato il presidente –, esso non verrà firmato se non includerà la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi".

Ereqat ha confermato che, se la parte palestinese non sarà chiamata in causa nel rivedere i criteri delle scarcerazioni, queste non verranno incontro alle richieste.

 

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