Fatah e Hamas si sono accordati di lasciare all’Anp il controllo di Gaza

fatah hamas agreementBetlemme – Ma’an, AFP. Giovedì le fazioni palestinesi rivali di Hamas e Fatah hanno raggiunto un accordo “globale” per il ritorno del loro governo di unità a Gaza, dopo due giorni di colloqui al Cairo.

Fonti egiziane hanno riferito a Ma’an che i due movimenti sono stati in grado di raggiungere un accordo su una serie di importanti punti di contesa, tra cui che l’Autorità palestinese prendesse in consegna il valico di Rafah e l’adiacente corridoio di Philadelphia lungo il confine.

Le fonti hanno inoltre riferito che è stato raggiunto un accordo per quanto riguarda l’attivazione del governo dell’Autorità palestinese a Gaza, il pagamento degli stipendi ex-dipendenti di Hamas e la presa di decisioni relative a guerra e pace.

Il lato egiziano, guidato dal ministro dei servizi segreti egiziani Muhammad Tuhami, ha ammonito entrambe le parti che le continue dispute palestinesi potranno “rovinare l’esito dei colloqui indiretti con Israele” e che devono essere raggiunte soluzioni rapide per unire i palestinesi.

Le fonti hanno aggiunto che l’accordo sarà annunciato in una conferenza stampa e si concluderanno tutti i termini che sono stati concordati.

I movimenti palestinesi rivali hanno istituito un governo di unità in giugno, ma non ha mai preso piede in mezzo all’intensa pressione israeliana, tra cui una campagna di arresti di massa in tutta la Cisgiordania che ha lasciato centinaia di membri di Hamas a languire in carcere così come l’assalto di oltre 50 giorni a Gaza che ha lasciato più di 2.000 morti.

Nelle ultime settimane il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha accusato Hamas di portare avanti un’amministrazione “parallela” sovrana de facto della Striscia di Gaza, mentre Hamas ha accusato a sua volta Abbas di trascurare Gaza e di non pagare i suoi 45.000 dipendenti a Gaza.

L’alto funzionario di Hamas Mussa Abu Marzouk e il capo della delegazione di Fatah Azzam al-Ahmad hanno confermato che un accordo è stato raggiunto dopo due giorni di colloqui al Cairo.

I colloqui sono stati cruciali per mettere da parte le divisioni palestinesi interne e accordarsi su una strategia unitaria da adottare durante i colloqui con i negoziatori israeliani a ottobre.

I colloqui di ottobre, sotto la mediazione egiziana, saranno finalizzati al raggiungimento di un cessate il fuoco durevole dopo la guerra di 50 giorni che ha ucciso più di 2.150 palestinesi, per la maggior parte civili, e 73 israeliani, per lo più soldati.

Si è conclusa il 26 agosto, quando le due parti si sono accordate al Cairo per il cessate il fuoco e per tenere futuri colloqui sulle richieste palestinesi di porre fine al blocco di otto anni di Gaza e di scambiare i prigionieri nelle carceri israeliane in cambio dei resti dei soldati israeliani uccisi a Gaza.

‘Tutte le questioni affrontate’

I colloqui di Hamas e Fatah sono stati anche cruciali in vista di una conferenza internazionale dei donatori che si terrà il 12 ottobre, ospitata dal Cairo, sulla ricostruzione di Gaza.

La guerra di luglio-agosto ha causato un’enorme distruzione di abitazioni e infrastrutture a Gaza, lasciando più di 110.000 palestinesi senza casa, secondo le Nazioni Unite.

Abu Marzouk ha dichiarato: “Il governo di unità supervisionerà i valichi (a Gaza)… per facilitare la ricostruzione della Striscia di Gaza”. Ha spiegato che le due fazioni hanno deciso di creare un meccanismo affinché il materiale da costruzione passi a Gaza.

I due movimenti hanno anche trovato una “soluzione… per il problema dei lavoratori”, ha aggiunto Abu Marzuk, riferendosi alle accuse di Hamas che l’Autorità palestinese non avesse pagato i dipendenti del governo di Gaza.

“Questo incontro è stato fondamentale perché ha affrontato tutti i problemi e gli ostacoli che ostruivano il raggiungimento di un accordo”.

L’accordo di Aprile era stato firmato per terminare anni di rivalità tra la fazione Fatah di Abbas, che domina l’Autorità palestinese situata in Cisgiordania, e Hamas, che ha governato Gaza negli ultimi sette anni. In seguito al patto, le rivali hanno istituito la prima amministrazione unita in sette anni, insediatasi all’inizio di giugno.

Profonde divisioni sono però emerse rapidamente per il controllo di Gaza, dove il governo di Hamas si è formalmente dimesso il 2 giugno, ma è rimasto il potere de facto.

Abbas ha accusato Hamas di portare avanti un “governo ombra” e ha minacciato di porre fine al governo di unità a meno che il gruppo permetta al nuovo governo di funzionare correttamente.