Femminile palestinese – La storia di Vittorio Arrigoni raccontata dalla madre

Comunicato. Femminile palestinese – La storia di Vittorio Arrigoni raccontata dalla madre.

La rassegna Femminile palestinese, curata da Maria Rosaria Greco e promossa dal Centro di produzione teatrale Casa del Contemporaneo, inizia con un’anteprima di inizio estate 2017.

Giovedì 15 giugno alle 19,00, nel Chiostro Ave Gratia Plena di Salerno in via Canali, sarà con noi Egidia Beretta, mamma di Vittorio Arrigoni, con il suo libro “il viaggio di Vittorio” (ed. Dalai) per raccontarci la breve vita di suo figlio, ucciso barbaramente a Gaza nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011.

Con Egidia Beretta Arrigoni saranno presenti:

– Omar Suleiman, Comunità palestinese Campania

– Davide Speranza, giornalista de La Città.

 

“Questo figlio perduto, ma così vivo come forse non lo è stato mai, che, come il seme che nella terra marcisce e muore, darà frutti rigogliosi”. Vittorio è stato pianto dai giovani e attivisti per i diritti umani di tutto il mondo: “la Palestina può anche essere fuori dall’uscio di casa” diceva spesso. E lui ha raccontato Gaza dall’interno, giorno dopo giorno, quella che lui chiamava “una prigione a cielo aperto”, anche attraverso il suo blog Guerrilla radio, che divenne il punto di riferimento fondamentale, a livello internazionale, durante l’attacco militare israeliano “piombo fuso” che colpi la popolazione civile inerme, dal 27 dicembre 2008 fino al 18 gennaio 2009. Vittorio era l’unico cronista italiano presente nella striscia di Gaza e diffuse, soprattutto attraverso internet, le atrocità di cui fu testimone. Gestiva più canali di informazione fra YouTube e vari blog. Vittorio era reporter per il quotidiano Il manifesto, per PeaceReporter, per Radio 2 (per il programma Caterpillar), per Radio Popolare, oltre che per il citato Guerrilla Radio. “conoscere è il primo passo per la soluzione” e le sue informazioni furono preziose, appassionate, fuori da ogni slogan.

 

In questo libro Egidia Beretta raccoglie lettere e scritti, passioni e angosce di suo figlio, dall’infanzia fino alla sua morte. Ma per lei non è morto. Vive nel loro intenso scambio epistolare, nei reportage, nella rete, nei libri, nella sua testimonianza, anche nei temi delle elementari in cui già manifestava una precisa attenzione per i diritti umani. Alcuni passaggi sono particolarmente commoventi: “…domenica scorsa ero a Nazareth. Percorro strade che rappresentano la nascita, il viaggio esistenziale, il miracolo, il calvario di un Dio che di queste terre sembra essersi scordato. Lo faccio anche per te, mummy, per quella devozione fanciullesca…”

 

“Vive per chi vuole la pace” racconta in un’intervista. Egidia Beretta è una donna forte e determinata, da sempre attenta alle questioni sociali nel proprio territorio. E’ stata Sindaco del Comune di Bulciago (Lecco), 3000 anime, dove ha seguito da vicino la salvaguardia dell’ambiente. E ovviamente non ha mai tagliato il cordone ombelicale che la tiene unita a Gaza, in particolare ai suoi bambini, quei bambini tanto cari a suo figlio.

“La cosa che mi turba di più è non sapere la vera motivazione della sua morte. È il pezzo che manca. Non penso che lo conosceremo mai. Mi consola ricevere ancora oggi lettere di stima e di affetto nei confronti di Vittorio. Voglio che lui venga ricordato per quello che ha dato alla gente”.

 

E noi siamo qui per ricordare, come ricordano Vittorio le tantissime canzoni dedicate a lui, poesie, film, libri, illustrazioni.

Stay human Vik