Fine settimana di attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza. Uccisi due adolescenti

Gaza – Speciale InfoPal. Non si arresta l'escalation di violenza contro la Striscia di Gaza. Il fine settimana appena trascorso è stato segnato da invasioni via terra e da attacchi aerei dell'aviazione israeliana contro il territorio assediato. 

Ieri, 20 marzo, un palestinese è rimasto ferito nel bombardamento a sud est di Gaza City, all'altezza dell'area di Juhur ad-Daik. 

La resistenza palestinese ha risposto lanciando un missile “Grad” in direzione di 'Ashqelon, in Israele (Territori palestinesi occupati nel '48, ndr). La radio israeliana ha parlato di due israeliani feriti, mentre resta altissima l'allerta in tutte le zone di confine. 

Le rivendicazioni del lancio di colpi di mortaio verso Israele è giunta dalle brigate “al-Qassam”, braccio militare di Hamas, e dalle brigate “Abu 'Ali Mustafa”, combattenti del Fronte popolare di liberazione della Palestina (Fplp). 

Sabato scorso, 19 marzo, due palestinesi sono stati assassinati dalle forze d'occupazione israeliane mentre si avvicinavano alla frontiera settentrionale della Striscia di Gaza. Le prime notizie sono giunte dalla radio israeliana, da cui si è appreso pure che l'esercito d'occupazione ha subito aperto un'indagine sull'accaduto. 

Le due vittime si trovavano nei pressi di un muro di separazione in un'area nota come 'Aloumin. 

Si tratta di due adolescenti palestinesi, Mohammed Farjallah e Qasem e Salah Abu 'Atwa, entrambi provenienti dal campo profughi di an-Nusseirat, al centro della Striscia di Gaza. 

“I loro corpi sono stati recuperati sabato in tarda serata”, ha riferito Adham Abu Salmiyah, portavoce dei servizi medici locali. 

Ancora sabato, l'artiglieria israeliana ha aperto il fuoco contro la Striscia di Gaza colpendo una discarica ad est del campo di al-Burej, al centro del territorio palestinese assediato. 

Negli attacchi di sabato mattina, una parte della centrale elettrica di Gaza è stata colpita e seriamente danneggiata al punto da compromettere l'erogazione di 50 megawatt di corrente. 

Questo fatto è stato riferito da Jamal ad-Dardasawi, direttore per le relazioni con il pubblico della Società elettrica di Gaza, il quale ha aggiunto che “in questa situazione, non si potranno garantire interventi di soccorso nella zona centrale della Striscia di Gaza”.

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