Le forze israeliane incendiano una casa a Betlemme

Betlemme-Ma’an. Mercoledì, i soldati israeliani hanno lanciato una granata di gas lacrimogeno all’interno di una casa, nel campo profughi di Aida, a Betlemme, durante gli scontri con i giovani, provocando un incendio e la distruzione di una stanza.

I residenti hanno detto a Ma’an che la granata è stata sparata da una pistola ad alta velocità e ha colpito una parte dell’edificio sul tetto.

Dopo che la granata di gas ha colpito la stanza, ha preso fuoco e ha distrutto tutte le proprietà all’interno, prima che gli abitanti potessero correre al piano di sopra e spegnere il fuoco, mentre gli scontri sono proseguiti nell’area.

I residenti hanno detto che le forze israeliane hanno sparato gas lacrimogeni nel campo, ogni giorno, nell’ultimo anno, e che i giovani hanno risposto lanciando pietre contro i soldati.

Nel mese di aprile, una donna di 40 anni è stata uccisa dalle esalazioni di gas lacrimogeno lanciate dai soldati israeliani, e nel mese di maggio, Samih Wahish, un medico di 64 anni, è morto in modo simile.

Il campo di Aida è un sito frequente di scontri perché si trova vicino alla Tomba di Rachele, ed è circondato su tre lati dal muro di separazione israeliano, pur essendo nel bel mezzo della città palestinese di Betlemme.

Le forze israeliane hanno sparato a più di 60 giovani con proiettili di acciaio ricoperti di gomma e proiettili veri durante gli scontri che si sono verificati quasi ogni giorno nel corso dell’ultimo anno.

Ci sono 19 campi profughi nella Cisgiordania occupata, dove vivono circa un quarto dei 771.000 rifugiati registrati nel territorio.

Più di 760.000 palestinesi – che si stimano oggi essere 4,8 milioni con i loro discendenti – sono stati spinti in esilio o cacciati dalle loro case nel conflitto per la creazione di Israele nel 1948.

Traduzione di Edy Meroli