Jenin – MEMO e Wafa. Le forze d’occupazione israeliane hanno aggredito lavoratori palestinesi con bombe a gas vicino a Rummanah, a nord-ovest di Jenin.
Secondo fonti e testimoni locali, i soldati israeliani hanno usato un elicottero per sparare gas lacrimogeni contro i palestinesi mentre si recavano al lavoro in Israele, provocando problemi respiratori ad alcuni di loro a causa dell’inalazione del gas tossico.
Nel frattempo, l’esercito israeliano ha fatto irruzione nel campo profughi di Qalandia, a nord della Gerusalemme occupata, e ha usato proiettili d’acciaio rivestiti di gomma, granate stordenti e gas lacrimogeni per disperdere i residenti palestinesi.
L’attacco ha ferito gravemente due giovani, tra cui uno all’occhio, mentre i soldati israeliani hanno preso il controllo dei tetti di diversi edifici, tra cui un quartier generale del movimento di Fatah, e li hanno trasformati in avamposti militari.
L’esercito israeliano conduce frequenti campagne di arresto in tutta la Cisgiordania occupata, compresa la Gerusalemme Est occupata, con il pretesto di rintracciare i palestinesi “ricercati”.
I minorenni che vivono nella Gerusalemme Est occupata sono i più presi di mira, ha affermato la Società per i prigionieri palestinesi (PPS). Molti rischiano l’arresto almeno una volta al mese.
La PPS ha registrato l’arresto di oltre 3 mila palestinesi da parte di Israele dall’inizio dell’anno fino alla fine di agosto.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.