Funzionario OLP chiede realizzazione di manifestazioni contro trasferimento ambasciata USA

Betlemme-Ma’an. Ahmad Majdalani, membro del Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), ha invitato i palestinesi a protestare contro il trasferimento dell’ambasciata statunitense a Gerusalemme, dichiarando un “giorno della rabbia”.

Parlando durante un’intervista radiofonica alla “Voce della Palestina”, Majdalani ha giudicato il trasferimento dell’ambasciata come una “grave provocazione”, una violazione del diritto internazionale, nonché delle risoluzioni delle Nazioni Unite.

La data selezionata per l’inaugurazione – lunedì 14 maggio – segna il 70° anniversario della Nakba palestinese, o catastrofe. Nelle parole di Majdalani, l’apertura dell’ambasciata in tale data aggiunge la “beffa al danno” e approfondisce l’ingiustizia storica perpetrata contro il popolo palestinese; nel 1948, oltre 700 mila palestinesi furono espulsi dalle loro terre dalle milizie sioniste.

Ha anche ribadito che ci sarà una risposta al trasferimento dell’ambasciata, ovvero una rinascita del comune palestinese di Gerusalemme, oltre a mostrare l’intenzione di indirizzare una serie di questioni alla Corte Penale Internazionale.

Lunedì, gli Stati Uniti hanno pubblicato la lista degli ospiti per la cerimonia, alla quale parteciperanno la figlia del presidente Trump, Ivanka, suo genero Jared Kusher, il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, l’ambasciatore statunitense David Freidman e l’inviato in Medio Oriente Jason Greenblatt.

Inoltre, nel quartiere Arnona di Gerusalemme sono apparsi i nuovi cartelli stradali con l’indicazione “Ambasciata degli Stati Uniti” in ebraico, arabo e inglese.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.