Gaza commemora il 3° anniversario del massacro di Mavi Marmara

Mavi MarmaraGaza-InfoPal. Venerdì 31 maggio, palestinesi e turchi hanno commemorato il terzo anniversario del massacro commesso dall’esercito di occupazione al largo di Gaza, contro nove attivisti turchi, a bordo della Mavi Marmara, facente parte della Freedom Flotilla.

All’evento hanno partecipato funzionari palestinesi e turchi, personaggi popolari e ufficiali da entrambi i paesi oltre ad una delegazione egiziana. Un gruppo folto di palestinesi ha atteso l’evento di solidarietà, organizzato al porto dei pescatori di Gaza, dal ministero degli Esteri palestinese, in collaborazione con l’Organizzazione benefica turca, Ihh (Insani Yardim Vafki), attiva nella Striscia di Gaza.

Ghazi Hamad, sottosegretario del ministero degli Esteri del governo palestinese di Gaza, nel suo discorso, tenuto durante l’evento, ha ribadito che l’assedio contro Gaza non è più la causa dei soli palestinesi, bensì, esso è diventato la questione del popolo turco e della nazione araba e islamica.

Hamad ha elogiato la posizione della Turchia, governo e popolo, a sostegno dei palestinesi e della resistenza, riferendosi alle delegazioni giunte nella Striscia di Gaza assediata, per esprimere solidarietà e sollevare le ingiustizie.

Dal canto suo, il direttore di Ihh, Mohammed Kaya, ha ribadito che la sua organizzazione, membro della Freedom Flotilla, attaccata tre anni fa dalla Marina israeliana, è tuttora ferma su i sui principi, a sostegno della causa palestinese.

Ha dichiarato: “La nostra organizzazione porterà la bandiera, insieme ai palestinesi, fino alla fine della strada, e la liberazione della Palestina”.

Kaya ha anche ricordato i martiri della Mavi Marmara, uccisi mentre portavano aiuti e medicine nella Striscia di Gaza assediata.

Il presidente dell’organizzazione turca ha rifiutato qualsiasi scusa ufficiale israeliana o offerta di riconciliazione, per l’uccisione dei nove attivisti “prima che l’assedio contro Gaza sia revocato”.

Nel sottolineare che il popolo turco sostiene i palestinesi e la Striscia di Gaza, egli ha affermato: “Turchi e palestinesi sono partner fino alla liberazione della Palestina, la moschea di al-Aqsa e Gerusalemme”.

All’evento è intervenuto anche il membro dell’ufficio politico del Jihad Islamico, Mohammed al-Hindi, che ha elogiato il convoglio Freedom Flotilla, “per il ruolo svolto nel rompere l’assedio contro Gaza, e in cui nove attivisti turchi, a bordo della Mavi Marmara, sono stati uccisi dalle forze di occupazione israeliane, in questo giorno, nel 2010”.

Nel suo discorso a nome delle fazioni nazionali e islamiche palestinesi, al-Hindi ha affermato: “Questi martiri ci hanno ricordato che quella della Palestina è la questione di tutta la nazione. Quella di al-Aqsa è la moschea di tutta la nazione, e che quest’ultima è una nazione unita”.

Egli ha sottolineato che i martiri turchi sono diventati dei simboli storici, e ha aggiunto: “Israele non è più in grado di affrontare il sangue di questi martiri, ora che sono diventati dei simboli per tutte le persone libere nel mondo”.

I partecipanti all’evento hanno innalzato le foto dei martiri della Freedom Flotilla e striscioni in arabo e turco, per ribadire che la loro memoria è ancora viva, e che essi continueranno la strada fino alla revoca dell’assedio contro Gaza.

Infine, dei bambini palestinesi hanno gettato delle rose nelle acque del mare di Gaza, che accolse i martiri della Mavi Marmara, mentre le squadre di scout palestinesi hanno eseguito alcuni spettacoli.