Generale israeliano afferma che “disimpegno” da Gaza nel 2005 fu un “errore assoluto”

Gaza – Palestine Chronicle. Il maggiore generale israeliano Gershon HaCohen, che comando’ la 36ª divisione dell’esercito israeliano durante il cosiddetto “disimpegno” da Gaza, ha dichiarato che la decisione del defunto primo ministro israeliano Ariel Sharon fu “un errore assoluto”.

HaCohen ha dichiarato al quotidiano israeliano di destra Jerusalem Post che all’epoca era “assolutamente consapevole che l’intera idea avrebbe portato alla catastrofe”, riferendosi alla crescente resistenza di Hamas e di altri gruppi palestinesi nella Striscia di Gaza.

Il giornale israeliano ha intervistato HaCohen per commemorare il 15° anniversario della decisione israeliana di ridistribuire le sue forze intorno a Gaza nell’agosto 2005. Si stima che 8.500 coloni israeliani vennero trasferiti da Gaza verso altre colonie nei Territori palestinesi occupati.

“Avevo due scelte, disobbedire e rinunciare o obbedire e farlo secondo la mia convinzione e visione”, ha affermato HaCohen.

“Hamas non avrebbe potuto creare quell’arsenale prima della ritirata”, ha dichiarato al giornale, aggiungendo che “ci sarebbero stati meno attacchi missilistici, perché ora Hamas ha una capacità strategica che non aveva prima”.

Sebbene Israele affermi di aver lasciato Gaza, ha solo ridistribuito le sue forze al di fuori dei centri abitati, posizionandole invece alla periferia della Striscia di Gaza, dove da allora hanno imposto un forte assedio alla regione impoverita.

Migliaia di abitanti di Gaza sono stati uccisi da quando Israele si é “ritirata”, a seguito delle guerre israeliane, in particolare nel 2008-9, 2012 e 2014.

I palestinesi hanno usato varie forme di resistenza per cercare di porre fine all’assedio israeliano di 14 anni. Nel marzo 2018, migliaia di palestinesi iniziarono a protestare pacificamente vicino al recinto che separa Gaza da Israele. In risposta, Israele schiero’ centinaia di cecchini che uccisero oltre 300 palestinesi, tra cui bambini, giornalisti e soccorritori sanitari nel corso di un anno. Altre migliaia di manifestanti furono ferite e mutilate dall’esercito israeliano.

HaCohen, tuttavia, afferma che la decisione è stata negativa per Israele poiché ha permesso a vari gruppi di resistenza palestinese di organizzarsi contro l’esercito israeliano.

“Il disimpegno è stato un errore assoluto, ma ringrazio Dio per questo stupido errore perché in questo modo possiamo imparare”, ha affermato.

“L’idea israeliana era che avremmo ottenuto la legittimità internazionale per combattere il terrorismo, in ogni modo, ma dall’operazione Piombo Fuso (2008-9) ci siamo resi conto che il nostro sogno di legittimità internazionale è un’illusione”.

Il diritto internazionale, tuttavia, riconosce ancora Gaza come parte dei Territori palestinesi occupati nonostante la decisione di Israele di ridistribuire le sue forze fuori dalla regione.

Sebbene la regione sia relativamente piccola – 365 km quadrati – Israele ha designato parti di Gaza come aree vietate e spesso apre il fuoco contro gli agricoltori palestinesi mentre cercano di raccogliere ciò che piantano.

Nel frattempo, la marina israeliana impedisce ai pescatori palestinesi di avventurarsi oltre un’area nautica molto piccola, e spesso apre il fuoco contro le barche che disobbediscono agli ordini, affondandole.

Ci sono circa 2 milioni di persone che vivono nella Striscia di Gaza. Nel 2012, le Nazioni Unite hanno dichiarato che la regione sarebbe diventata inabitabile nel 2020.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.