Gerusalemme, bimbo di 8 anni scomparso da casa: si teme rapimento

Gerusalemme-PIC. Migliaia di palestinesi si sono radunati, venerdì, alla ricerca di un bambino di otto anni scomparso dalla città araba di Beit Hanina, nella parte orientale di Gerusalemme, nel timore che sia stato rapito da coloni ebrei estremisti.

Il bambino scomparso, Qais Abu Ramila, è stato visto l’ultima volta venerdì pomeriggio, mentre entrava in un’auto, secondo la polizia israeliana. I suoi genitori credono che sia stato rapito.

La situazione ha portato a violenti scontri dopo che i residenti, che hanno partecipato ai tentativi di ricerca, si sono diretti verso l’insediamento illegale di Neve Yaakov. Diversi giovani hanno riportato ferite durante gli eventi.

La Mezzaluna rossa ha affermato che i suoi equipaggi hanno fornito assistenza medica a 19 cittadini durante gli scontri con le forze di polizia nelle vicinanze di Beit Hanina.

Fonti locali hanno accusato la polizia israeliana di nascondere informazioni sulla scomparsa del bambino rifiutando di mostrare i filmati delle registrazioni delle telecamere di sicurezza nell’area.

Il membro arabo del Knesset, Ahmad Tibi, ha preso parte ai tentativi di ricerca e si è tenuto in contatto con la polizia.

Nel luglio 2014 un adolescente palestinese di nome Mohammed Abu Khdeir venne rapito e il suo corpo venne poi ritrovato nei boschi di Gerusalemme. Fu torturato e bruciato vivo da coloni ebrei. Tre coloni che all’epoca erano minorenni furono dichiarati colpevoli del crimine.