Gerusalemme capitale della cultura araba alla Conferenza internazionale di Atene

Atene – Infopal. Riportiamo di seguito il testo del comunicato finale della Conferenza Internazionale organizzata lunedì ad Atene dall’Associazione di Amicizia greco-palestinese e dal gruppo “Europei per Gerusalemme”.

Dichiarazione finale

La Conferenza internazionale è stata convocata ad Atene, capitale della Grecia, il giorno 22 giugno 2009 per celebrare la città di Gerusalemme come capitale della cultura araba nell’anno 2009, con la partecipazione di personalità di spicco provenienti dalla Grecia e dal resto dell’Europa, dalla Palestina e dal resto del mondo, tra cui politici, parlamentari, leader religiosi, intellettuali e rappresentanti della società civile. La Conferenza si è svolta sotto il titolo “Gerusalemme capitale della cultura araba 2009 – l’Europa per Gerusalemme e Gaza” ed è stata organizzata dall’Associazione d’amicizia greco – palestinese e dal gruppo “Europei per Gerusalemme”.

La Conferenza si è conclusa, dopo lavori approfonditi e ampie discussioni, con le seguenti decisioni:

Primo: i partecipanti celebrano la città di Gerusalemme, capitale della Palestina e suo cuore pulsante, dichiarandola capitale della cultura araba, in riconoscimento della sua identità storica araba e palestinese radicata nei tempi antichi attraverso i millenni, dei suoi luoghi sacri e del suo patrimonio storico, e in questa occasione invitano ad organizzare attività dedicate a Gerusalemme in tutto il mondo, per dare luce alla sua giusta causa in ogni contesto. 

Secondo: i partecipanti chiedono l'immediata cessazione dell’occupazione di Gerusalemme e dei Territori Palestinesi e l'abolizione di tutte le sue misure e procedure, oltre che del suo arrogarsi il potere esecutivo e il processo legislativo, che toccano di diritto ai palestinesi, e la cui appropriazione viene quindi considerata indebita e illegale.  

Terzo: i partecipanti confermano che le minacce israeliane contro Gerusalemme richiedono un urgente intervento umanitario, alla luce della costante escalation delle aggressioni contro la sua storia, volte a cambiarne la fisionomia e manometterne l’identità, delle pratiche di espulsione e di allontanamento dei legittimi abitanti di Gerusalemme e della costruzione intorno alla città d’insediamenti illegali, muri e recinzioni xenofobe, al fine d’imporre un’occupazione di fatto in maniera evidente. 

Quarto: i partecipanti esprimono la propria solidarietà al popolo palestinese in generale, e ai palestinesi di Gerusalemme in particolare, per la loro fermezza di fronte alla campagna soffocante di restrizioni praticate dall'occupazione israeliana. La fermezza costante dei gerosolimitani, generazione dopo generazione, è un fulgido esempio di dignità umana e di giusta lotta dei popoli per i propri diritti inalienabili.

Quinto: i partecipanti apprezzano la solidarietà dimostrata dal popolo greco, dalla sua società civile e da molti personaggi con il popolo palestinese, e vede in questo la dimostrazione chiara che i popoli liberi sono vivi, e la coscienza umana è vigile, e i valori morali sono vibranti. 

Sesto: i partecipanti hanno esortato la commissione delle Nazioni Unite per il Patrimonio umano, l'educazione, la cultura e la scienza (Unesco), attualmente in riunione per la sua trentatreesima seduta nella città spagnola di Siviglia, a prestare particolare attenzione alla città di Gerusalemme minacciata dalle politiche dell'occupazione israeliana. L’Unesco, le Nazioni Unite con i suoi organi e le sue organizzazioni, insieme a tutti gli organismi europei, regionali e internazionali devono assumersi le proprie responsabilità senza indugio verso Gerusalemme, considerandolo un dovere a cui adempiere senza alcun ritardo.

Discorso di Fernando Rossi:

http://vimeo.com/5333746?pg=share_email&sec=http://vimeo.com/5333746

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