Gerusalemme, famiglie native palestinesi costrette ad auto-demolire le proprie case

Gerusalemme-al-Quds/Wafa e PIC. Lunedì, la municipalità israeliana di Gerusalemme ovest ha costretto tre famiglie ad auto-demolire le loro abitazioni e una struttura, con il pretesto che erano state costruite senza permesso, secondo quanto denunciato dal Wadi Hilweh Information Center.

Il Centro, che ha sede a Gerusalemme est, ha affermato che la municipalità israeliana ha emesso avvisi di demolizione contro strutture, comprese case, di proprietà di tre famiglie palestinesi a Gerusalemme, costringendole a svolgere da sole le demolizioni per evitare di pagare costi esorbitanti se effettuate dagli israeliani.

Jihad Awadallah, uno dei proprietari delle strutture, ha spiegato che la sua famiglia ha demolito il proprio edificio, a due piani, nel quartiere di Shufat, costruito 20 anni fa.

Ha sottolineato che la sua famiglia ha cercato, in tutti questi anni, di ottenere un permesso, ma senza successo, e che ha pagato oltre 35.000 dollari di multe.

Awadallah ha aggiunto che ogni appartamento nell’edificio era di 120 metri quadrati e che suo fratello viveva in uno di essi, ma è stato costretto a trasferirsi in un appartamento in affitto dopo la demolizione.

Nel frattempo, la municipalità israeliana ha costretto Nimr Nimr a demolire un appartamento di proprietà di suo figlio a Sur Baher, a sud-est di Gerusalemme.

Nimr ha spiegato che l’appartamento, che era di 90 metri quadrati, era stato costruito cinque anni fa e che erano in corso le finiture necessarie quando la municipalità israeliana ha emesso un avviso di demolizione contro di esso e lo ha informato che avrebbe dovuto abbatterlo immediatamente.

La municipalità israeliana ha anche costretto Omar Siam a demolire un capanno per animali nel quartiere di Silwan, a Gerusalemme Est, con il pretesto che era stato costruito senza permesso.

I palestinesi a Gerusalemme denunciano di essere costretti a costruire senza licenza edile perché ottenerla è impossibile, in quanto il sindaco e il consiglio comunale tentano di mantenere la popolazione palestinese locale al minimo indispensabile, moltiplicando la loro comunità di coloni attraverso l’approvazione della costruzione di nuove unità abitative in insediamenti per soli ebrei.

Quasi il 75 per cento delle richieste di permesso da parte dei cittadini palestinesi di Gerusalemme sono respinte dalla municipalità israeliana, secondo quanto denunciato da gruppi per i diritti umani.