Gerusalemme, invasioni e violenze israeliane contro la popolazione palestinese

images_news_2013_04_26_jerusalem-iof-restrictions_300_01Al-Quds (Gerusalemme)-Imemc, Quds Press, Wafa e Ma’an. Mercoledì notte 25 giugno, decine di soldati e forze di polizia israeliane hanno invaso diversi sobborghi di Gerusalemme Est, e si sono scontrati con giovani locali, provocando numerosi feriti. Un anziano è stato rapito mentre si trovava nella moschea di al-Aqsa, giovedì mattina.

I soldati hanno invaso la città di Sur Baher, a sud di Gerusalemme, dando il via a una delle maggiori invasioni e perquisizioni nelle abitazioni palestinesi delle ultime settimane, e causando ampi danni alle proprietà.

I militari hanno anche invaso as-Suwwana e rapito un palestinese, identificato come Mohammad Shehab.

Fonti mediche hanno riferito che decine di cittadini sono stati soccorsi a seguito dell’inalazione di gas lacrimogeni e per le ferite da proiettili di metallo rivestiti di gomma.

In via al-Wad, che conduce alla moschea al-Aqsa, nella Città Santa sono scoppiati scontri tra le forze di invasione e giovani, con decine di feriti tra i palestinesi e abitazioni assaltate da parte dei militari.

Mercoledì notte, i soldati hanno invaso il sobborgo di Bab Hatta, adiacente alla moschea di al-Aqsa, anche lì scontrandosi con i giovani locali.

Scontri hanno avuto luogo anche all’entrata della città di ar-Ram, nel nord di Gerusalemme: i militari hanno lanciato bombe incendiarie, a gas, granate a percussioni e sparato proiettili di metallo rivestiti di gomma.

Veicoli militari e bulldozer israeliani hanno invaso la città di Shu’fat, a Gerusalemme, scatenando la paura per la distruzione della moschea Ribat, ancora in costruzione.