Gerusalemme, Salah: ‘La più grave minaccia della sua Storia


Gerusalemme – Infopal. Shaykh Raed Salah, presidente del Movimento Islamico nei Territori Occupati nel ’48 (Israele), ha avvertito che Gerusalemme sta attraversando la più grande e dolorosa tragedia della sua storia a causa della continua demolizione di case palestinesi, della progressiva ebraicizzaione della città e della confisca dei terreni a favore dell’espansione coloniale.

Shaykh Salah, durante una conferenza stampa svoltasi ieri nel quartiere di Shaykh Jarrah a Gerusalemme, ha riferito dei “nuovi progetti voluti dal comune per demolire più di mille case. (…) Noi sappiamo che i nuovi disegni significheranno la demolizione di migliaia di case palestinesi; di conseguenza, Gerusalemme si troverebbe di fronte ad una catastrofe, se si dovessero approvare e imporre questi nuovi piani”.

Il presidente ha aggiunto che “il Comune, quando sostiene che le abitazioni da abbattere sono abusive, lancia in realtà delle accuse molto furbe, mentre noi diciamo chiaramente che l’unica  ad essere abusiva, qui, è l’occupazione israeliana!”. Ha poi sottolineato che quelli di Gerusalemme sono “atti di pirateria e banditismo”, che servono a portare avanti la politica di giudaizzazione della Città Santa.

Shaykh Salah ha inoltre rivelato l'esistenza di un documento scritto che dimostrerebbe che il sionismo internazionale, con i suoi tentacoli, starebbe cercando di appropriarsi della città e sarebbe pronto a investire grandi quantità di denaro per raggiungere il suo obiettivo. Per questo, l’associazione ebraica Abbarat Kahotheim avrebbe diffuso un’offerta per iscritto ai gerosolimitani arabi per acquistare i loro immobili in cambio di una somma di denaro. “Quando ho studiato il documento – ha proseguito lo shaykh – ho rilevato che questa organizzazione è disposta a pagare 2,2 milioni di dollari per ogni metro quadrato; questo documento è in mio possesso”.

Ha poi affermato che, esaminando la situazione attuale di Gerusalemme, si può notare come l’ebraicizzazione dell’occupazione israeliana segua l'adagio: “Ciò che normalmente richiederebbe dieci anni per essere realizzato, va finito in dieci mesi”. Si è quindi domandato che senso abbia “ripulire” Shaykh Jarrah per trasformarlo in quartiere coloniale ed estenderlo fino a Gerusalemme Ovest e in tutto il quartiere di Silwan, circondando così la Città Vecchia di Gerusalemme e creando un “cancro” sionista nell’area araba. 

Shaykh Salah ha dunque rivolto alla dirigenza palestinese un invito: “In questi momenti cruciali, annunciamo a tutti i leader palestinesi, arabi e musulmani che è giunto il momento di abbandonare il ruolo di chi si limita solo a guardare la costante giudaizzazione di Gerusalemme e l'assedio della moschea di al-Aqsa (…). Occorre una decisione politica immediata e coraggiosa a livello arabo e islamico”.

 

 

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