Gerusalemme, ucciso ex prigioniero palestinese sospettato di aver ferito estremista israeliano


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Gerusalemme-Quds Press, PIC e Ma’an
. Giovedì mattina, a Gerusalemme Est,  forze speciali israeliane sotto copertura (unità di élite della polizia “anti-terrorismo”, Yamam, e dello Shabak) hanno ucciso un ex prigioniero palestinese “sospettato” di aver sparato a un noto estremista israeliano il giorno prima.

Forze speciali hanno invaso il sobborgo di al-Thuri, vicino a Silwan, alle 2:30 del mattino, e hanno iniziato a perquisire i tetti delle case, prima di colpire a morte Muataz Khalil Hijazi, 31 anni, dopo uno scontro a fuoco.

Testimoni hanno riferito che Hijazi era già stato colpito e non era più in grado di muoversi o di sparare quando le forze di occupazione hanno fatto irruzione nella sua abitazione e sono salite sul tetto, gettandogli una tanica di acqua addosso, e lasciando morire dissanguato.

A decine hanno cercato di entrare nella casa di Hijazi , per portarlo in ospedale, ma i militari israeliani hanno aperto il fuoco ferendo 15 persone

Hijazi aveva passato 11 anni nelle prigioni israeliane ed era stato liberato il 5 giugno del 2012.

Era stato imprigionato nel 2000, con l’accusa di aver partecipato all’Intifada di al-Aqsa.

Hijazi era sospettato di aver sparato al fanatico ebreo israeliano di estrema destra Yehuda Glick, a Gerusalemme, mercoledì sera, ferendolo gravemente.

Glick è uno degli estremisti che frequentemente invade il complesso di al-Aqsa con gruppi di coloni; è un noto attivista del “Temple Mount Faithful”, un’associazione di fanatici devoti alla costruzione del presunto tempio ebraico nel plesso di al-Aqsa, e guida il movimento di “liberazione del Monte del Tempio dall’occupazione arabo-islamica”.