Giornalisti palestinesi nel mirino di Israele: dall’inizio del 2018, 2 uccisi, 254 feriti e 82 arrestati

Quds Press. Dall’inizio dell’anno, Israele ha ucciso due giornalisti palestinesi e ne ha feriti altri 254, principalmente nella Striscia di Gaza assediata. Altri 82 sono stati arrestati in Cisgiordania.

E’ quanto è stato denunciato in un rapporto speciale del Comitato per il sostegno dei giornalisti palestinesi pubblicato martedì 25 settembre, nell’ambito della Giornata internazionale della solidarietà con il Giornalista palestinese, che cade il 26 settembre di ogni anno.

Nel suo rapporto, che monitora le violazioni israeliane contro i giornalisti palestinesi, i Comitato ha documentato 638 violazioni israeliane contro i giornalisti palestinesi dall’inizio di quest’anno.

Ad aprile, l’esercito israeliano ha ucciso i giornalisti Yasser Murtaja e Ahmed Abu Hussein durante la loro copertura delle marce del ritorno nella parte orientale della Striscia di Gaza.

A maggio di quest’anno è stato registrato il più alto tasso di violazioni israeliane contro i giornalisti, con 129 aggressioni, la maggior parte delle quali è avvenuta nella Striscia di Gaza, dove i soldati hanno sparato proiettili letali (e anche non convenzionali) e bombe con gas tossici.

Il rapporto ha sottolineato che le violazioni contro i giornalisti includono arresti, detenzioni, estensioni di detenzioni, aggressioni dirette allo scopo di causare il maggiore danno possibile, oltre al divieto degli spostamenti e della copertura degli eventi.

Il rapporto ha denunciato anche 49 casi di invasione, da parte delle forze israeliane, delle sedi e delle istituzioni giornalistiche palestinesi, la distruzione dei locali e della strumentazione.

In un’intervista a Quds PressSaleh Masri, il coordinatore del Comitato, ha dichiarato: “L’occupazione israeliana continua a prendere di mira i media, attraverso le crescenti aggressioni contro i giornalisti palestinesi, senza che, tuttavia, ci sia alcuna pressione dissuasiva internazionale contro tali crimini che violano tutte le convenzioni internazionali e i diritti alla libertà di espressione.

“L’occupazione fa uso eccessivo della forza, non giustificata da alcuna necessità militare, senza tener conto dei principi di distinzione e proporzionalità, citando pretesti inconsistenti come l’incitamento”.

(Nella foto di  Ashraf Amra/Anadolu Agency/Getty Images, il funerale del giornalista palestinese Yasser Murtaja, ucciso dalle forze israeliane a Khan Younes, nella Striscia di Gaza, il 6 aprile 2018).